Udine: primo checkpoint per il finale di stagione

Il Monza, sulla strada della guarigione ma ancora convalescente dal brutto momento (seppur breve) vissuto nelle ultime settimane, va a Udine. La partita che si profila all’orizzonte può essere il termometro per capire se i biancorossi sono del tutto guariti o meno. I friulani, guidati da Cioffi, galleggiano in zona retrocessione, hanno bisogno di punti e sono agguerriti. Non ci sono molte vie da percorrere, soprattutto quando ci si trova in questo momento della stagione. I punti contano, vanno messi in cascina.

 

Raffaele Palladino, che ha parlato questa mattina in conferenza stampa, ha lanciato la sfida e la volata finale. Anche il Monza ha bisogno di punti e, come detto dal tecnico, deve guardarsi alle spalle. 28 punti in 22 giornate, con la possibilità di alzare la quota a 31 e distanziare la zona calda. Per il Monza le prossime due partite valgono una stagione, o comunque una quota molto ampia dell’obiettivo imposto a settembre: la salvezza. 

 

Con i se e con i ma non si va lontano, ma uscire con 6 punti nelle prossime due sfide: Udinese e Verona, darebbe una certa serenità all’ambiente. Raggiungere questa tranquillità ancor prima della fine del mese di febbraio potrebbe essere un modo per alzare poi l’asticella, come fatto lo scorso anno. Nel campionato passato il Monza, lontano da pressioni di classifica, ha inanellato una serie positiva di risultati nei mesi di aprile e maggio. Un filotto che ha portato alla famosa quota di 52 punti, risultato ancora lontano dalle ambizioni di quest’anno. 

 

Le case, si sa, si costruiscono dalle fondamenta. Dopo aver gettato le basi nella vittoria interna con il Sassuolo, il Monza ha l’occasione di poggiare due solidi pilastri per costruire un finale di stagione promettente. 

 

Stefano Masi