Servono punti nelle prossime tre partite

 

 

La crisi era nell’aria già da diverse settimane ed è davvero il primo momento buio della gestione Palladino. Prima o poi sarebbe dovuto arrivare, capita a tutti. Le cause? Molte: prevedibilità nelle soluzioni offensive, poca rabbia, fase difensiva sbilanciata sui pochi attacchi subiti, cursori di fascia non all’altezza, indebolimento tecnico della rosa etc etc . La partita di Empoli ha sottolineato un po’ tutti i limiti che in questo momento caratterizza il periodo della squadra. È interessante notare la differenza tra gli attacchi dell’Empoli e quelli del Monza. Molte spiegazioni si possono trovare proprio qui.

 

Difesa impreparata

 

Ho letto che molti hanno invidiato Zurkowski all’Empoli, io francamente non sono d’accordo. I primi 2 gol dell’ Empoli sono arrivati da 2 cross respinti con affanno dalla difesa del Monza, con i centrocampisti toscani che si sono avventati in netto anticipo sulle seconde palle. Il Monza ha fatto più cross dell’Empoli ma sempre con la difesa toscana schierata e, sulle respinte, c’era sempre qualche giocatore empolese a contrastare i centrocampisti del Monza.

 

Il primo gol è emblematico, l’esterno dell’ Empoli va a testa bassa verso il fondo e crossa cogliendo impreparata la difesa che può solo respingere e sulla seconda palla si avventa il polacco che poi è bravo a trovare un tiro formidabile, che lascia all’incolpevole Sorrentino solo la possibilità di guardare il pallone infilarsi in rete. Dall’altra parte, invece, sempre a cercare l’azione perfetta e il cross perfetto. Non è un caso che l’unica palla gol (il colpo di testa di Mota, che sbaglia il tempo dello stacco) arriva da un cross quasi a caso. C’è anche una cosa che dobbiamo notare, ed è il fatto che lo scorso anno i difensori accompagnavano l’azione riempiendo l’area di rigore, mentre ora spesso accompagnano l’azione andando sulle fasce,  probabilmente perché manca un po’ di qualità nel cercare i passaggi per vie centrali.

 

I rimedi? Curare di più la fase difensiva

 

I rimedi per uscire dalla crisi secondo me sono sempre standard per qualsiasi squadra e cioè curare di più la fase difensiva, non prendere gol è già un grande passo avanti dato che nelle ultime tre partite sono stati subiti 10 gol. Un’altra cosa da capire assolutamente è che gli avversari in difesa non sono perfetti, possono sbagliare anche loro e quindi la ricerca ossessiva dell’azione perfetta, in questo momento, andrebbe un po’ lasciata da parte. Non si sta giocando contro il Manchester City, basta molto meno per per creare problemi. Riguardo Nicola avevamo anticipato che sarebbe stato un brutto cliente. È un allenatore molto pragmatico e abituato a queste situazioni.

 

Punti nelle prossime tre partite

 

Ora arriva il Sassuolo ed è una partita per certi versi molto abbordabile perché sono in crisi anche loro e anche loro hanno lacune per quanto riguarda la cattiveria e il pragmatismo. Certo, hanno un tasso tecnico importante e quindi bisogna stare attenti. È necessario cercare di fare qualche punto nelle prossime tre partite perché a mio parere questa squadra non è costruita per lottare per la salvezza e se dovesse trovarsi invischiata nella lotta per non retrocedere potrebbe avere grossi problemi, soprattutto di tenuta mentale. Dopo aver dimostrato di essere un ottimo allenatore ora, Palladino, dovrà farci vedere di che pasta è fatto visto che è arrivato il momento buio. Ah, un’ultima cosa, si consiglia un allenamento intensivo per quanto riguarda i cross per il greco, perché prima o poi sospenderanno una partita per mancanza di palloni, dato che tanti finiscono fuori dallo stadio…

 

 

Francesco Aloise

 

Foto AC Monza.