Sassuolo, miracolo “all’italiana”

In termini di “piazza”: Sassuolo è una città nettamente più piccola di Monza, mentre, dal canto suo, il capoluogo brianzolo è storicamente soggetto alla vicinanza di Milano, che ne ha sottratto buona parte di quello che le franchigie americane chiamerebbero “media market”. Con questa differenza di “centralità” e di dimensione del supporto locale, si spiega la differenza nella storia delle squadre, almeno fino ai tempi più recenti.

 

Dal punto di vista della storia, infatti, il Monza è stato una presenza costante in serie B e C per più di un secolo, ma i cui risultati maggiormente positivi hanno portato solamente alle numerose “mancate promozioni” in Serie A. Nel nuovo millennio, tutti ricordiamo il susseguirsi di passaggi di proprietà e fallimenti che ha ridotto la società biancorossa al livello dilettantistico. Similmente al progetto portato avanti dalla dirigenza Berlusconi-Galliani, l’Unione Sportiva Sassuolo deve la propria fortuna ai recenti investimenti di un’azienda internazionale come Mapei, che ha favorito la squadra dilettantistica di paese nella sua decennale scalata del sistema calcio, superando le prestigiose squadre delle più grandi città vicine, Reggiana e Modena.

 

Oggi, il Sassuolo è una presenza stabile in massima serie, nonchè un’eccellenza italiana (se non addirittura europea) nella crescita di giovani talenti. La società emiliana è uno dei punti di riferimento principali per la dirigenza brianzola, che punta ad imitare i recenti successi neroverdi, con l’obiettivo di superarli.

 

Giacomo Casati

 

Foto: per gentile concessione di Sassuolocalcio.it