Quando nemmeno il “Beck” riuscì a salvare il Monza…

Facendo tutti gli scongiuri del caso, la stagione del Monza in corso somiglia sotto molti aspetti a quella di quasi 40 anni fa (1985/86). Alla vigilia del campionato di serie B, la squadra biancorossa aveva disputato una bellissima fase eliminatoria di Coppa Italia non centrando la qualificazione solo per differenza reti. Quella squadra, allenata da Alfredo Magni (tornato a casa dopo pochi anni passati su altre panchine), aveva imposto il pareggio alla Juventus campione d’Europa (1-1 a Torino) e si presentava ai nastri di partenza del campionato come una delle favorite per la promozione. Il presidente Giambelli aveva preso in prestito dall’Inter due giovani molto promettenti (Dondoni e Laureri), acquistato Crusco dal Cagliari e riportato in Brianza il 32enne Roberto “Dustin” Antonelli. L’avvio nel torneo cadetto aveva però disatteso i buoni auspici della vigilia; ecco allora che, con grande sorpresa generale, Giambelli piazza un colpo da novanta al calcio mercato “di riparazione”. Dalla Sampdoria (serie A) arriva a Monza Evaristo Beccalossi, 29 anni, reduce da una stagione anonima con i blucerchiati (solo 9 presenze). Il Beck accetta il declassamento di categoria convinto che l’aria della Brianza, vicino a quella Milano che lo aveva visto protagonista per sei stagioni con la maglia dell’Inter (vincendo, tra l’altro, lo scudetto nel 1980), possa rilanciarlo alla grande.

 

Il genietto ex Inter con quei chili di troppo…

 

Beccalossi debutta il 24 novembre 1985 contro la Lazio, allo stadio Sada. Gioca 65 minuti trotterellando (è notevolmente sovrappeso…) pur lasciando intravedere qualche colpo del suo repertorio. Sembrerebbe la svolta tanto attesa per il Monza, anche se la gara finisce 0-0, invece non sarà così. Il talentuoso centrocampista scompare dai radar per un paio di mesi, torna in occasione di una pesante sconfitta biancorossa a Vicenza (5-3) subentrando dalla panchina. Nel frattempo la formazione allenata da Magni è sprofondata all’ultimo posto in classifica: mancano 18 partite alla fine del torneo ma il destino appare inevitabilmente segnato. L’epilogo è infatti dei peggiori, squadra retrocessa in serie C-1 nonostante una “rosa” di tutto rispetto. Quarant’anni dopo la storia sembra ripetersi, anche se ci auguriamo tutti in un finale stavolta diverso.

 

Gianni Santoro

 

(Foto Caprotti)