Palladino tris? (Quasi) impossibile
Le probabilità che Raffaele Palladino rimanga sulla panchina del Monza anche nella prossima stagione sono davvero pochissime, diciamo 5 su 100. Due i motivi di quello che ovviamente sarà un “divorzio” consensuale e all’acqua di rose tra le parti. Il primo, il più accreditato, è che il mister ha dato alla società biancorossa il meglio di sè, ha fatto il possibile se non addirittura qualcosa di più, vale a dire… due salvezze sul velluto, e prestazioni di spessore contro le principali “big” (di più lo scorso anno, ma anche in questa stagione come dimenticare la vittoria sul Milan e i pareggi esterni con Lazio, Napoli e Bologna?).
Futuro societario ancora tutto da scrivere
Difficile (e rischioso) per Palladino ripetersi e continuare a stupire, giusto che anche lui abbia le sue chance da giocarsi in piazze ambiziose, anche se al momento non ci sono indizi precisi di possibili interessamenti da parte di qualche club nei confronti del tecnico. L’altro motivo che porterebbe le strade del mister e dell’AC Monza a dividersi è quello degli scenari societari futuri ancora in divenire. A noi di Monza Gol al momento non risulta ci sia stato un concreto interessamento da parte di possibili nuovi azionisti pronti a rilevare le quote (maggioritarie o minoritarie) del club, ma se anche questa operazione andasse poi in porto, bisognerà capire le intenzioni (oltre che le ambizioni) di coloro che entreranno in gioco. Volendo sbilanciarci, possiamo tranquillamente affermare che, allo stato attuale, nessuno meglio di Fininvest può garantire una stabilità economica e una continuità all’AC Monza, ma il punto nevralgico di tutta la faccenda è proprio questo, ed è in un certo senso il segreto di Pulcinella: Pier Silvio e Marina Berlusconi non sono grandi appassionati di calcio, di conseguenza il futuro (a breve/medio termine) della società biancorossa non sarà più legato indissolubilmente a quello della “creatura” che ha fatto le fortune di Silvio Berlusconi e dei suoi eredi.
Gianni Santoro
Foto AC Monza