Mota: quanto servi al Monza?

L’attacco del Monza, come visto nell’articolo precedente che confronta i numeri della passata stagione con quella attuale, ha subito una frenata. L’addio di Carlos Augusto ha tolto imprevedibilità e reti. I tre goal di Frosinone hanno alzato il numero di volte che il Monza ha gonfiato la rete avversaria, ma le realizzazioni rimangono basse. 19 goal fatti, media di uno a partita, sono un bottino scarso.

 

In questo dato bisogna evidenziare le 6 reti messe a segno da Colpani (l’ultima risale all’11 di novembre contro il Torino). Per il resto l’attacco del Monza galleggia su numeri bassi: 2 goal di Dany Mota, 3 di Colombo, 2 di Carboni e 1 di Vignato e 1 di Maric

 

Mota cerca la scossa

 

Se di Colombo parleremo più avanti, non tra molto, diciamo che è il momento di confrontarsi su Dany Mota. Il portoghese, alla sua seconda stagione in Serie A, ha un bottino abbastanza scarno. In 47 giornate ha realizzato solamente 7 goal. Poco per quello che dovrebbe essere la punta di diamante e il faro tecnico dei biancorossi. A Mota manca la costanza, complici anche dei piccoli stop dovuti a fastidi muscolari più o meno gravi. 

 

Nelle 38 giornate della sua prima stagione in Serie A ha saltato 7 partite per infortunio e 2 per scelta tecnica. Giocando così 29 match per un totale di 1920 minuti (media di 66 minuti a partita). 

 

La rinascita

 

Il campionato 2023/2024 è iniziato senza intoppi fisici ma con qualche deficit a livello di prestazione. Tanto da farlo uscire dalle gerarchie di Palladino, che ha premiato la crescita di Vignato prima e Carboni poi. A Frosinone, Mota è tornato ad occupare un ruolo che già la scorsa stagione ha saputo interpretare bene, soprattutto con squadre medio-piccole, quello del numero 9. Una prestazione, quella in ciociaria, da goal e assist: il meglio per un attaccante in cerca di una scossa positiva. 

 

Ora si apre il girone di ritorno, Mota ha le qualità per emergere e diventare il leader di questo Monza. I tifosi e tutto lo staff se lo augurano con tutte le loro forze. Per tanto tempo i biancorossi hanno cercato la punta da “doppia cifra” fuori, con Petagna prima e Colombo poi, ma forse la soluzione è più vicina di quanto ci si possa aspettare. 

 

Stefano Masi