Monza-Cagliari: nel 1977 una sfida stellare, ma inutile…

Nei precedenti tra le due società spicca su tutti quello che si giocò il 12 giugno 1977 allo stadio Sada che, per l’occasione, fece registrare il record assoluto di spettatori presenti: 12.411 paganti oltre a 1.100 abbonati e numerosissimi “portoghesi” che si arrampicarono sugli alberi circostanti le gradinate e sui vagoni merci dell’adiacente stazione ferroviaria. Le due squadre, a un turno dalla conclusione del campionato di serie B, erano più che mai in lotta per la promozione; la classifica nelle prime posizioni, prima di quella gara, era la seguente: Monza e Vicenza p.47, Cagliari, Pescara e Atalanta p.46. Facile immaginare quale fosse l’attesa in città e in tutta la Brianza, con la squadra biancorossa a un passo dal grande traguardo mai realizzato prima. Per l’occasione, in tribuna d’onore confluirono personaggi molto importanti nel calcio di allora: Anzalone e Ferlaino, presidenti rispettivamente di Roma e Napoli, Luciano Moggi e Nereo Rocco, il mitico “paron” già allenatore del Milan e in quel momento direttore tecnico dei rossoneri.

 

Monza: troppi infortuni!

 

La partita, sotto certi aspetti, deluse le attese. Molto agonismo, nonostante il gran caldo, ma anche il timore reciproco di esporsi troppo. Bene il Monza all’inizio, anche se mister Magni, già costretto a rinunciare a Braida (che da qualche settimana aveva una caviglia in pessimo stato) perse subito Tosetto, una tra le pedine più importanti. Dopo appena due minuti, l’estroso attaccante veneto avvertì un dolore alla coscia sinistra e guardò desolato la panchina. Il tecnico di Missaglia gli chiese di stringere i denti e il “Toso” fece come Garibaldi: obbedì, ma il suo rendimento ne risentì in maniera decisiva. Al 38° altra tegola per il mister: si fece male anche Gamba, con conseguenze ancor più serie rispetto ai guai di Tosetto. Magni “tirò” fino all’intervallo, per verificare meglio le condizioni dei due giocatori, poi negli spogliatoi si rese conto che il terzino non ce la faceva a continuare, così inserì al suo posto Beruatto.
Tosetto restò in campo, visto che non erano possibili ulteriori sostituzioni, ma per il Monza fu come giocare il resto della gara con un uomo in meno. Il Cagliari capì che era arrivato il momento di osare e sfiorò un paio di volte il vantaggio con il giovane Virdis. Nel finale ci volle tutta la bravura e l’istinto di Terraneo per evitare il peggio.

 

Uno pareggio inutile per entrambe le squadre

 

Finì 0-0 con una comprensibile delusione per i tifosi biancorossi, perché un’eventuale vittoria avrebbe regalato al Monza tre quarti (se non di più) di promozione. Anche per il Cagliari fu un pareggio “pesante” (al contrario), perchè i sardi furono costretti a giocarsi uno spareggio a tre con Atalanta e Pescara per i due posti disponibili a raggiungere il Vicenza in serie A. Viceversa il Monza, battuto per 2-1 nell’ultima giornata a Modena, non ebbe nemmeno la possibilità di giocarseli, quegli spareggi, rendendo ancor più amaro l’epilogo di quella stagione, tuttavia tra le più entusiasmanti nella storia biancorossa.

 

Le formazioni di quel giorno: MONZA: Terraneo, Vincenzi Gamba (dal 46° Beruatto), De Vecchi, Pallavicini, Fasoli, Tosetto, Buriani, De Nadai, Antonelli, Sanseverino.  Allenatore: Magni.    CAGLIARI: Corti, Lamagni, Longobucco, Casagrande, Valeri, Roffi, Bellini, Quagliozzi, Piras, Brugnera, Virdis.  Allenatore: Toneatto.    ARBITRO: Menegali di Roma.

 

Gianni Santoro

 

Nella foto Di Cuonzo: una vana conclusione a rete di Sanseverino nel secondo tempo.