Mister Nesta: “Dobbiamo darci una mossa”
Ai microfoni di Dazn ha parlato l’allenatore del Monza, Alessandro Nesta, dopo il ko di Napoli.
“Abbiamo avuto una buona partenza, poi il Napoli ci ha pressato più forte, ma abbiamo un po’ smesso di tenere palla. Quando non ci hanno pressato, abbiamo forzato la giocata. Dobbiamo capire quando giocare sopra e quando invece devi palleggiare sotto per tirarli fuori. Abbiamo perso palla tanto, il Napoli ci ha messo lì e ci ha fatto due gol. Per difenderti bene, devi tenere la palla meglio, perché se fai solo la fase difensiva dopo un po’ vai in affanno e qualcosa lasci. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, molto meglio, anche con la palla, l’abbiamo tenuta un po’ e le sfuriate del Napoli sono diminuite”.
“La scelta dei tre centrocampisti era per la fase difensiva. Il Napoli portava tanti giocatori sull’asse del campo, due trequartisti e due punte che bloccano i braccetti, due mediani e avevamo bisogno di più giocatori dentro il campo e in fase di possesso si alzava Pessina. I cambi li ho fatti tardi perché nel secondo tempo le cose stavamo migliorando, non volevo muovere. In panchina avevo quattro Primavera, per il centrocampo solo Valoti che aveva giocato 90 minuti l’altro giorno (in Coppa Italia, ndr.), più i difensori e davanti Forson e Caprari.
“Se quando hai palla non la tieni, oppure te la recuperano troppo facilmente, non puoi fare dieci minuti consecutivi di fase difensiva. Devi spezzare un po’ il loro forcing e il giro palla. Quando attaccano devi scivolare. Dobbiamo migliorare quello: quando teniamo palla dobbiamo fare le cose un pochino più semplici, capire quando andare sopra su Djuric o magari giocare sotto e questo non lo abbiamo fatto. Abbiamo incontrato un avversario davvero forte che in questo momento è più forte di noi. La classifica? La conosciamo benissimo tutti, la conosciamo. Abbiamo avuto un periodo con un calendario difficile, dobbiamo sicuramente fare meglio e fare punti per muovere la classifica. Siamo una delle poche squadre a non avere ancora vinto, perciò dobbiamo darci una mossa”.