
Marco Baroni, un miracolo italiano
E se fosse lui il prossimo allenatore del Monza? Dato per scontato l’addio di Palladino, sono tanti i profili accostati alla società biancorossa e candidati a sostituire il tecnico partenopeo. Uno dei meno” gettonati” è quello di Marco Baroni, fiorentino Doc, che da calciatore ha vissuto in Brianza una stagione, peraltro non completa (arrivò nella sessione di calcio mercato autunnale) da incorniciare. Campionato di Serie B 1982/83: il Monza di Mazzetti, un filibustiere (in senso buono) che si era seduto in una miriade di panchine senza mai conoscere l’onta della retrocessione, stava annaspando nonostante l’arrivo del “Nonno” (così era soprannominato Mazzetti per l’età non più… verde) dopo l’esonero di Fontana. Al mercato cosiddetto di “riparazione” erano arrivati Baroni, appunto, in prestito dalla Fiorentina, Stefano Trevisanello e Papais.
Monza-Lazio, Baroni “cancella” Giordano
La svolta era arrivata il 20 febbraio 1983, terza giornata di ritorno: Monza (ultimo) contro Lazio (prima). 5 mila spettatori allo stadio Sada formato “ghiaccio” e con la neve a bordo campo. Sfida apparentemente impari, che però i biancorossi si aggiudicano grazie a una prova maiuscola e impeccabile. Il giovane difensore Marco Baroni, 19 anni appena, toglie dai radar del campo un certo Bruno Giordano, uno degli attaccanti italiani più forti negli anni Ottanta. Nel finale di partita Papais su rigore e Pradella confezionano un 2-0 che dà il via alla riscossa monzese, culminata con un incredibile settimo posto finale. Per Baroni, quella di Monza sarà solo una breve parentesi che lo porterà poi a vestire un sacco di maglie di livello, tra cui Udinese, Roma, Lecce, Napoli e Bologna.
I “miracoli” di Lecce e Verona
Terminata la carriera da calciatore, inizia quella da tecnico. Siamo nel 2000, e i primi anni non si possono certo dire entusiasmanti. Nel 2017, però, porta per la prima volta nella storia il Benevento in serie A, ma la vera consacrazione arriva per Baroni in quest’ultimo biennio. Nel 2022 riporta il Lecce in serie A dopo tre stagioni, e in quella successiva ottiene la salvezza alla penultima giornata proprio a Monza, grazie al rigore realizzato da Colombo all’ultimo respiro della gara. Il brillante rapporto tra la società salentina e il tecnico si interrompe però misteriosamente: niente rinnovo del contratto, così Baroni si accasa a Verona, dove a gennaio il presidente Maurizio Setti, nei guai fino al collo (con strascichi penali) per questioni finanziarie, gli vende 14 giocatori rivoluzionando la squadra e creando le premesse per un’infausta retrocessione. Il tecnico fiorentino non fa una piega e continua a lavorare come se niente fosse. Il Verona, passo dopo passo, si tira fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica e ottiene, con una giornata d’anticipo, una salvezza che ha dell’incredibile. Ora si attende un altro miracolo, magari di altro livello, magari chissà, un miracolo “europeo”. Magari, chissà, proprio a Monza…
Gianni Santoro
Nella foto Caprotti: Marco Baroni, in piedi in mezzo tra Billia e Pradella, nella stagione 1982/83 con la maglia del Monza.