Ap… punti di vista Monza-Fiorentina

Chiamato a riscattarsi dopo la pessima prestazione del Meazza con il Milan, il Monza di Palladino era atteso alla sfida con la Fiorentina con curiosità ed entusiasmo. Banco di prova importante, questa sfida prenatalizia a detta di tutti, anche di Palladino stesso, avrebbe dovuto vedere la riscossa della formazione biancorossa con una prestazione degna di questo nome.

 

E invece, nuovamente, la gara offerta dal Monza è stata pesantemente insufficiente. Squadra disattenta, al limite dello svogliato, ha giocato un primo tempo davvero mediocre andando sotto per via di un grossolano errore di uno dei suoi uomini simbolo, Di Gregorio. Un errore individuale ci può stare, specie se commesso da chi solitamente salva le partite, tutto quello che viene dopo no: il Monza due minuti più tardi potrebbe addirittura prendere il secondo gol e se si fa eccezione per qualche sporadica e un po’ casuale sortita offensiva, non reagisce praticamente mai.

 

Davvero troppi gli errori in fase di impostazione e di possesso, davvero poche le giocate anche dei singoli in grado di creare qualcosa di veramente pericolo per la retroguardia viola, la partita si risolve in pratica in quei primi 10 minuti di “follia” che ancora una volta costano carissimo ai nostri. Italiano dal trentesimo del primo tempo in poi non si vedevano nemmeno in serie D?) che sono ottimi nel palleggio e di grande fisicità, e dimostra un problema costante di approccio alle partite che va estirpato al più presto.

 

Ribadiamolo, il Monza sta facendo un miracolo vero ad essere dove sta in classifica; però a questa squadra manca ancora un attaccante, perché Colombo evidentemente non è pronto per questi livelli (sperando lo sia prima o poi), e certamente delle soluzioni sulle fasce visto che Ciurria non è quello della scorsa stagione e gli altri che si alternano non arrivano nemmeno lontanamente al livello di un Carlos Augusto. Non va meglio in mezzo al campo dove tanto dinamismo, tanta “garra” non suppliscono a una carenza tecnica e di soluzioni nel passaggio davvero significativa.

 

La situazione è ancora sotto controllo, non è drammatica, ma rischia di diventarla molto velocemente se nelle prossime tre partite con Napoli e Frosinone in trasferta e a seguire con l’Inter in casa non arriverà un concreto cambio di rotta; Palladino lo sa, la società di certo anche, a noi non resta che incitare sempre la squadra sperando di non dover cominciare a commentare un campionato con obiettivi e scenari completamente diversi da qui a qualche settimana.

 

Lorenzo Titaro