L’imprevedibile Lecce di Giampaolo

Si torna su quel campo che ci regalò il primo punto della nostra storia in Serie A, in quel campo che poi avrebbe chiuso l’avventura di Stroppa sulla panchina biancorossa per poi dare il via all’era Palladino. Un campo difficile dove il Lecce rimane sempre e comunque difficile da battere per chiunque, chiedere alla Juventus che si è fatta raggiungere sul pari all’ultimo respiro due settimane fa. Un campo dove Alessandro Nesta si giocherà molto del proprio futuro anche se Galliani non l’ha mai messo in dubbio. Nello scorso weekend abbiamo assistito ad una partita incredibile perché il Monza ha creato tantissimo contro l’Udinese ma a portare a casa i tre punti sono stati proprio i friulani che hanno sfruttato al meglio due contropiedi dove i biancorossi si sono fatti trovare impreparati. Ora però è tempo di voltare pagina per scrivere un altro capitolo della terza stagione in Serie A con la speranza che arrivino finalmente punti pesanti per la lotta alla salvezza. Qui sotto vi presentiamo l’avversario di turno: il Lecce.

 

Come arrivano alla sfida i nostri avversari

 

Il Lecce con l’avvento di Giampaolo ha svoltato conquistando 4 punti nelle ultime 3 partite. Un bottino importante perché i salentini ne avevano conquistati solamente 9 nelle precedenti 12 uscite stagionali. Tre settimane fa a Venezia bisogna ammettere che la vittoria non è coincisa con una grande prestazione, anzi i padroni di casa hanno praticamente dominato la sfida ma Dorgu e compagni sono stati bravi a sfruttare una delle pochissime occasioni avute oltre a serrare i ranghi in difesa per tre punti di importanza capitale. La settimana successiva è poi arrivato un pari quasi insperato contro una big come la Juventus che è stata raggiunta in pieno recupero da un gol di Rebic. In questo caso la prestazione è stata molto più incoraggiante soprattutto perché la squadra giallorossa non ha mai mollato dimostrando grande spirito di sacrificio e voglia di raggiungere un risultato prestigioso. In classifica l’uscita dalla zona retrocessione è già un buon punto di partenza per l’avventura di Giampaolo che settimana scorsa non ha potuto niente contro la nuova Roma di Ranieri che si è imposta con un netto 4-1. Insomma, il morale dei salentini è sicuramente migliorato e la sfida salvezza contro il Monza potrebbe rappresentare uno snodo importante per il futuro.

 

L’assetto tattico

 

In queste sue prime tre partite alla guida del Lecce mister Giampaolo ha provato diversi assetti tattici. In particolare, però, sembra essere orientato su un 4-3-3 che può tranquillamente virare sul 4-3-1-2 o un 4-2-3-1. Dipende molto dal ruolo di uno dei giocatori chiave come Dorgu che può essere utilizzato sia come terzino che come esterno d’attacco. Proprio in questo senso il nuovo allenatore giallorosso ha dichiarato che lo vede maggiormente come attaccante esterno dove può sfruttare la sua velocità e la sua tecnica per creare occasioni da gol. La spina dorsale è composta da Baschirotto, leader difensivo, Ramadani, regista, Dorgu appunto e Krstovic che agisce come centravanti. Dal punto di vista della costruzione delle azioni offensive il Lecce ha diverse opzioni visto che può sfruttare sia esterni in grado di arrivare con costanza al cross o all’inserimento senza palla e sia centrocampisti con buonissime qualità tecniche, come Rafia, che cercano di creare scompiglio nelle difese avversarie con passaggi filtranti o cambi gioco veloci e precisi. Il Lecce è una squadra che è dunque in grado di rallentare il gioco ma anche di arrivare nella trequarti avversaria con pochissimi passaggi unendo i reparti con efficacia. Una squadra fastidiosa, nel senso buono del termine, da affrontare perché con queste diverse opzioni diventa difficile da prevedere.

 

Giocatori chiave

 

Partiamo dal leader difensivo che vi abbiamo già nominato qui sopra: Federico Baschirotto. Capitano e punto di riferimento sia in campo che fuori, Baschirotto è vicino al traguardo delle 100 presente con la maglia del Lecce. Fisico perentorio e grinta da vendere, in campo è difficilmente battibile nel gioco aereo che insieme alla capacità di marcare a uomo è una delle sue migliori caratteristiche. Ci spostiamo sulle fasce, più precisamente quella sinistra, per trovare uno dei migliori esterni dell’intera Serie A. Patrick Dorgu a soli 20 anni ha già segnato 3 gol in campionato mostrando doti tecniche e atletiche molto interessanti. Sulla fascia di competenza è spesso devastante e il fatto che Giampaolo lo voglia schierare più vicino possibile all’area di rigore avversaria racconta molto bene quanto potenziale offensivo abbia ancora da esprimere e quanto possa diventare decisivo per la lotta salvezza. A ricevere i palloni dei centrocampisti e degli esterni c’è Nikola Krstovic. L’attaccante montenegrino è una piccola bestia nera per il Monza visto che ha segnato ben due gol nella scorsa stagione, uno allo U-Power Stadium su rigore e uno a Lecce al 92° prima del pari di Pessina su rigore al 96esimo minuto. Krstovic aiuta molto la squadra nella manovra e ama andare al tiro, non a caso è uno dei giocatori che calcia di più verso la porta avversaria. Abile nel gioco aereo e nell’attaccare la profondità, Nikola ha caratteristiche molto interessanti che per ora hanno portato il suo bottino stagionale a 3 gol in campionato e 1 in Coppa Italia.

 

Massimiliano Perego