La partita che verrà: Monza-Inter

Archiviata la pausa per le nazionali il Monza è pronto a ospitare l’Inter capolista e campione d’Italia in carica. Un derby lombardo che rievoca bei ricordi a tutti i tifosi biancorossi dal 2-2 raggiunto all’ultimo respiro allo U-Power Stadium alla storica vittoria di San Siro targata Caldirola. Come di consueto, nella partita che verrà, andiamo a raccontarvi il prossimo avversario di Nesta e i suoi ragazzi.

 

Come arrivano alla sfida i nostri avversari

 

Dopo il pareggio all’esordio sul campo del Genoa, l’Inter ha ripreso da dove aveva lasciato nella scorsa stagione infilando due vittorie consecutive. Due successi convincenti che hanno messo in mostra l’enorme qualità della rosa a disposizione di Simone Inzaghi. Oltre alla qualità però c’è anche un’organizzazione tattica di altissimo livello e un lavoro di squadra da top team. Il 2-0 rifilato al Lecce nella seconda giornata è stato il classico successo della big che affronta con sicurezza e fiducia nei propri mezzi una squadra sulla carta più debole. Il clamoroso 4-0 inflitto all’Atalanta, invece, è stata una vera e propria prova di forza dove i nerazzurri hanno sfruttato con cinismo gli errori della retroguardia bergamasca. Con la sfida in casa del Monza l’Inter inizia il primo tour de force della stagione visto che inizia fra pochi giorni anche la nuova Champions League. Per questo mister Inzaghi sta pensando a qualche rotazione, anche a causa degli impegni in nazionale di tantissimi componenti della rosa. In ogni caso, la rosa interista è talmente profonda e piena di qualità che anche in caso di turnover il Monza si troverà di fronte una squadra fortissima.

 

L’assetto tattico

 

Il 3-5-2 di Simone Inzaghi è ormai un mantra in casa Inter tanto che la squadra sembra giocare a memoria. L’interpretazione dei vari giocatori all’assetto tattico creato dell’ex mister della Lazio è di altissimo livello tanto che pochissime squadre in Europa danno l’impressione di avere la stessa sicurezza e organizzazione dei nerazzurri. Andiamo oltre ai numeri però. Il terzetto difensivo è un mix esplosivo di esperienza e capacità di leggere l’avversario a cui aggiungiamo anche una spiccata capacità nel sostenere le azioni offensive. Non a caso i due braccetti li vediamo spesso ben oltre la metà campo avversaria. Gli esterni sono abili in entrambe le fasi diventando dei veri e propri attaccanti aggiunti all’occorrenza. Questo perché i due attaccanti titolari, Lautaro e Thuram, sono bravissimi nel legare il gioco creando spazio sia in profondità che tra le maglie difensive avversarie. I tre centrocampisti sono guidati, in zona centrale, da un vero e proprio metronomo come Çalhanoğlu che dirige l’orchestra in maniera eccezionale. Le due mezze ali sono tanto importanti quanto efficaci. Barella è un giocatore totale che negli ultimi anni è migliorato molto anche nella fase realizzativa mentre Mkhitaryan, pupillo di Inzaghi, con i suoi movimenti aiuta a mantenere l’equilibrio con qualità tecniche importanti e una spiccata intelligenza tattica. Insomma, l’Inter è una squadra che mette in campo 11 giocatori con le idee chiare, con la giusta presunzione di far vedere a tutti il proprio valore e con la voglia, dal primo all’ultimo minuto, di dominare l’avversario.

 

Giocatori da tenere d’occhio

 

In difesa, questo inizio di campionato, scegliamo di premiare Pavard che dopo il non utilizzo a Genova ha giocato per intero le due partite successive in cui l’Inter non ha subito gol, che coincidenza. Giocatore esperto, abile in difesa ma tremendamente efficace anche in fase offensiva. E’ senza dubbio uno dei difensori più forti d’Europa in questo momento per attenzione e letture difensive. Risalendo il campo troviamo il vero metronomo, come lo abbiamo descritto anche qui sopra, della squadra: Hakan Çalhanoğlu. Il centrocampista turco ha qualità tecniche impressionanti e le utilizza con intelligenza a cui aggiunge quella fantasia che serve per servire palloni a volte difficilmente pronosticabili. Giocando come regista si potrebbe pensare che sia poco presente vicino all’area di rigore avversaria, niente di più sbagliato. Çalhanoğlu ama accompagnare la squadra e spesso e volentieri cerca il tiro da fuori, caratteristica che rientra nei suoi punti forti. In attacco scegliamo Marcus Thuram. Inizio di stagione scintillante per l’attaccante francese che ha messo insieme numeri senza senso nelle prime tre partite di campionato: 4 gol e 2 assist. Oltre ai numeri però spicca lo strapotere fisico di un giocatore che è diventato in poco tempo, dopo il suo arrivo nell’estate del 2023, uno dei punti fermi dell’Inter di Inzaghi. Abilissimo nel gioco aereo, gran tiro, fisico possente e letture tattiche da top, Thuram ha tutte le carte in regola per continuare a regalare prestazioni di altissimo livello.

 

Massimiliano Perego

 

Nella foto: una formazione dell’Inter nella passata stagione.