L’Inter vola, il Monza crolla

E’ come nel salto in alto, l’asticella pone il limite naturale tra chi è un campione e chi, invece, è un grande atleta, ma niente di più. Il Monza incassa cinque reti dall’Inter di Simone Inzaghi e lo fa senza dare l’impressione di poter reagire. Un pugile all’angolo, che si muove tanto ma che quando prova a colpire risulta inefficace. I nerazzurri arrivano a Monza e dopo 14 minuti sono in vantaggio di due goal. Non siamo qui a discutere di episodi più o meno favorevoli. Le scuse si cercano quando bisogna addolcire il boccone troppo amaro di delusioni inevitabili. 

 

L’Inter di Inzaghi prende il possesso del gioco, parte aggressiva e non fa respirare il Monza. L’uno due con cui gli ospiti si portano avanti è fulmineo e disarmante. Spesso con due passaggi i nerazzurri sono arrivati nell’area di rigore di Sorrentino, non si può certo arginare un potere così grande. 

 

Due velocità diverse

 

Il primo tempo conta ben poco dalla parte biancorossa. Vero, c’è un goal annullato per un fuorigioco millimetrico, ma la tecnologia ha reso tutto più stringente e, quindi, togliere il goal di Pessina è giusto. Doloroso, ma corretto. Siamo anche dell’idea che poco sarebbe cambiato, ma di questo non abbiamo certezze e non ci si può addentrare in altri approfondimenti. 

 

Rimaniamo su quanto si è visto. Nella seconda metà di partita il Monza cambia modulo e passa al 4-2-3-1. Due uomini sugli esterni, zona di campo dove i biancorossi hanno sofferto tanto. Qualcosa cambia, la manovra diventa più arrembante. Ma il doppio vantaggio e la grande supremazia non fanno tremare l’Inter, che proprio nel momento migliore dei padroni di casa trova la terza rete. 

 

Pessina accorcia su rigore ma è un episodio che serve solo a scaldare un po’ il tifo, la partita rimane in ghiaccio, come il clima. I goal dell’1-4 e del definitivo 1-5 servono per le statistiche e per dare ancor di più il senso di superiorità dell’Inter di Inzaghi.

 

Settimana prossima il Monza andrà a Empoli, anche questa volta senza Palladino in panchina, espulso dopo il presunto fallo di mano in area non fischiato a favore dei suoi.

 

Stefano Masi