Quel romanticismo tanto caro a Berlusconi e Galliani

“Nulla di male, perché questa sconfitta non sposta il giudizio complessivo sull’eccellente stagione biancorossa. L’Europa? Era giusto farci un pensierino, perché no, ma senza assilli e ci sono ancora sette partite per finire bene”. Lo scrive Andrea Guazzoni nella rubrica settimanale Il Guazz… abuglio sul Giornale di Monza, che riprende i temi del match Monza – Napoli. Di seguito alcuni brani.

 

Guazzoni elogia il secondo tempo del Napoli

 

“Resurrexit – inizia l’articolo sul Giornale di Monza, in edicola questa settimana e in versione on line – Il Napoli rispolvera i recenti fasti dello scudetto, riscopre l’orgoglio dei campioni d’Italia e schianta il Monza con quattro gol in tredici minuti. Un uragano azzurro, che in verità non era facile immaginare dopo il primo tempo piuttosto equilibrato”.

 

Palladino e i cambi

 

Guazzoni aggiunge che “per cinquanta minuti i biancorossi hanno retto l’urto, sorretti da tanta corsa e generosità, con una difesa attenta”, poi dopo il gran gol di Osimhen (nella foto accanto a Izzo) il Monza “non ha più avuto né la forza, né l’energia mentale per stare a galla”. A differenza del tecnico degli azzurri Calzona, “Palladino stavolta non è stato aiutato dai cambi, anzi, peraltro due (su cinque) quando la partita era già ampiamente compromessa”.

 

Un richiamo al romanticismo

 

In conclusione Il guazz… abuglio richiama lo striscione esposto dai tifosi in curva Davide Pieri, “che sembra un richiamo alla nuova proprietà: “il calcio non afferisce alla sfera del business ma dei sentimenti come la religione con i misteri dolorosi e gaudiosi. Ed è così che siamo andati avanti insieme arrivando per la prima volta in serie A”. Un richiamo alla nuova proprietà per proseguire (anche) nel solco di quel romanticismo tanto caro a Berlusconi e Galliani.

 

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