Per obiettivi più ambiziosi ci vogliono tempo e pazienza

Il ko biancorosso contro l’Atalanta, il terzo nelle ultime quattro partite, “lascia il Monza a metà classifica che, onestamente, è la posizione che merita. Con chi sta dietro non c’è paragone, ma le grandi squadre (e guai chi non considera tale l’Atalanta) hanno dimostrato di avere più qualità nei singoli, i giocatori che hanno la straordinaria capacità di spaccare la partita con l’intuizione vincente o la giocata di classe. Non appena citiamo la famosa asticella, va a finire così…”. Lo scrive Andrea Guazzoni nella rubrica settimanale Il Guazz… abuglio sul Giornale di Monza, in edicola questa settimana e in versione on line. Di seguito alcuni passaggi.

 

La precisione nelle conclusioni

 

Per il cronista “la differenza, come sempre, va ricercata nei dettagli e in particolare nella precisione al momento di concludere. In questo decisamente meglio i nerazzurri dei biancorossi, a cui è mancato un pizzico di lucidità nei momenti decisivi della partita che si è confermata tosta come si temeva”. E la statistica dice che “il Monza ha tirato di più (19-18), ma molto meno in porta (2-6): i nerazzurri hanno fatto centro una volta su tre, mica male”. E senza dimenticare che “tante volte basta poco poco per spostare l’equilibrio. Il risultato può cambiare per un pelo, anzi stavolta per un palo”.

 

Tempo e pazienza per puntare più in alto

 

Il giornalista rimarca che “il Monza sta facendo un percorso oltremodo positivo, ma ci vogliono tempo, pazienza (e investimenti robusti) per aspirare legittimamente a obiettivi più ambiziosi. La società finora ha dimostrato di saperci fare, altrettanto l’allenatore e la squadra. Per un ulteriore salto di qualità diamo tempo al tempo, consapevoli che la base su cui costruire il futuro è ottima”. Con quale società e con quale allenatore lo scopriremo, compresa la permanenza dell’ad Adriano Galliani.

 

Foto: AC Monza