D’Errico: bravo capitano, a volte incompreso

In occasione del compleanno di Andrea D’Errico vi proponiamo un articolo che ne parla in maniera approfondita/A cura di Enzo Mauri (Prima parte).

 

 

 

Se Fulvio Saini, a furor di popolo, è considerato il capitano bandiera del Monza di tutti i tempi (a parte la fascia stretta al braccio per tanti anni, a parlare è il suo palmarès di giocatore con addosso la maglia biancorossa: 552 partite disputate, 290 in Serie B e 262 in ‘C’, con 13 reti realizzate, 4 promozioni tra i ‘cadetti’ conquistate con 4 allenatori diversi: 1981/’82 Fontana, 1987/’88 Frosio, 1991/’92 Trainini, 1996/’97 Radice e 2 Coppe Italia di Serie C vinte nelle stagioni 1987/’88 e 1990/’91), in una ipotetica classifica di giocatori rimasti nel cuore dei tifosi brianzoli, il ruolo di vice non può che spettare ad Andrea D’Errico. Per lui, altrettanto valido capitano, sei stagioni giocate con la squadra brianzola, equivalenti, complessivamente, comprendendo anche le coppe, a 204 incontri, con 48 gol messi a segno.

 

Le 200 partite in Brianza

 

Poco dopo la gara della trentacinquesima giornata del 1° maggio 2021 a Salerno, vinta dal Monza 3-1, con reti, per gli ospiti, di Frattesi al 49’ e di Balotelli, autore di una ‘doppietta’, all’81’ ad al 91’, l’amministratore delegato Adriano Galliani gli consegnò, con una simpatica cerimonia all’U-Power Stadium, la maglia celebrativa per aver raggiunto il prestigioso traguardo delle 200 partecipazioni in campo con la divisa della società di casa. Nato a Milano il 24 marzo 1992, centrocampista offensivo, esterno destro e trequartista, alto 171 centimetri, con peso forma di 66 chilogrammi, ‘Ciccio’, come lo chiamavano affettuosamente i supporter biancorossi, prima di coniare per lui il curioso soprannome di ‘Derrick’, scese in campo dal 2015 al 2021, in 178 partite di campionato, realizzando 43 gol.

 

Con la maglia del Monza, fu presente, andando spesso anche a segno, in Serie D, in Serie C ed in Serie B. Non ebbe, però, la gioia di conquistare la promozione nella massima categoria e di guidare, con i gradi di capitano al braccio, la formazione di casa nell’Olimpo del calcio italiano, tanto agognato. Ci andò vicino il 20 maggio 2021, giorno del ritorno della semifinale playoff contro il Cittadella, ma la sconfitta per 3-0 nella prima sfida, precluse, nonostante le due reti in rimonta di Balotelli al 58’ e di D’Alessandro al 78’, la disputa della finale con il Venezia, poi approdato in ‘A’. 

 

Alcuni giocatori, circa una dozzina, possono vantare una permanenza in Brianza maggiore della sua, ma D’Errico, vuoi per la piacevole fantasia nelle giocate, vuoi per la simpatia e disponibilità anche fuori dal terreno di gioco, fece sicuramente breccia più di altri nel cuore dei tifosi brianzoli, rimasti rammaricati e delusi in occasione della forzata separazione e della sua partenza verso il sud, in cerca di nuove avventure calcistiche.

 

Il “caso” Brocchi

 

I rapporti non proprio ottimali con Cristian Brocchi nell’ultima stagione in Brianza, la fallita promozione del Monza nella massima serie al primo tentativo, obiettivo primario della proprietà e, soprattutto, una mancanza di continuità di rendimento, accompagnata, a volte, da una certa rilassatezza mentale, furono determinanti nella scelta di Galliani e dei suoi collaboratori. ‘Ciccio’, proveniente da Novate Milanese, aveva iniziato la carriera nel 2009 a Pavia, prima in C2, poi in C1, con 35 presenze complessive e 4 reti, per passare, quindi, con una stagione per ciascuna squadra, sempre in C1, all’Andria ( 25 presenze, 1 rete), al Barletta (26 presenze, 2 reti) ed alla Pro Patria (25 presenze, 4 reti).

 

Poi, dal 2015, la cavalcata biancorossa in Brianza dalla Serie D alla ‘B’, quest’ultima conquistata, con 22 presenze e 4 centri, nel torneo 2019/’20, interrotto, a causa della tragica pandemia di Covid-19, dopo la ventisettesima giornata, con il Monza primo a quota 61 (18 vittorie, 7 pareggi e solo 2 sconfitte), con un distacco di ben 16 lunghezze sulla Carrarese e 18 sul Renate, terzo.

 

L’addio (consensuale) al Monza

 

Nell’unica, per altro incerta, stagione in ‘cadetteria’ con la compagine brianzola, fece registrare 27 gettoni di partecipazione ed un solo gol all’attivo. Da qui, la chiusura consensuale del rapporto, nonostante il contratto, da poco rinnovato da Galliani, prevedesse ancora un anno insieme. Per lui, nuova destinazione: Bari, ‘piazza’ storica, di grande blasone, con un passato calcistico di tutto rispetto e formazione ambiziosa, finita in Serie C, ma con la promozione in ‘B’ come principale obiettivo da raggiungere al più presto. Ed il passaggio tra i ‘cadetti’, D’Errico, costretto a lasciare Arese, sua ultima cittadina d’adozione, per cercar casa nella lontana Puglia, lo conquistò subito, al termine del campionato 2021/’22, con 34 presenze e 4 reti realizzate.

 

Al noto giornale del sud La Gazzetta del Mezzogiorno, nella primavera del 2020, D’Errico ebbe a dichiarare: ‘’Vivo di passioni, gioco divertendomi. Con il mare e questi tifosi sono a cavallo. Io sono lo stesso se disputo una partita importante o se vado a giocare con gli amici il giovedì. Per me, il calcio è passione pura. Ho bisogno di sentirmi dentro la partita, di essere coinvolto, di divertirmi. Se non mi diverto, rendo al 20%. E, soprattutto, mi innervosisco un sacco. E magari mi incapriccio. Lo so, è sbagliato, ma è più forte di me: sono fatto così!’’.  

 

Enzo Mauri

 

(Fine prima parte)

 

Foto: AC Monza (2021)