Dentro la partita – Che sofferenza contro le “grandi”!

Si conclude con la terza goleada subita in casa la gara contro i campioni d’Italia in carica. Un risultato che, per chi segue il Monza, oramai, purtroppo non riesce a sorprendere. Il Monza non è da Europa, possiamo dirlo serenamente.
Analizzando qualche statistica si può vedere come contro le prime sette della classe (attualmente le prime sette posizioni danno accesso all’Europa) il Monza ha una media gol subiti di 2,35 a partita e una media di punti realizzati di 0,45 mentre con le altre le reti subite sono 0,75 per gara e i punti ottenuti 1,85. Una media da retrocessione netta, dunque, con la prima statistica mentre da Champions con la seconda.

 

Cali di tensione e concentrazione

 

Abbiamo assistito ad un’altra partita a due facce contro il Napoli, un’altra partita in cui al primo gol preso la squadra si sfalda e non riesce più a reagire e questo era successo anche contro il Milan dopo il gol di Giroud. Il divario tecnico non crediamo possa essere l’unica spiegazione a correre in soccorso per giustificare questi numeri, ci deve essere necessariamente dell’altro. Il calo di tensione, di concentrazione, la scarsa fiducia e il non saper leggere i momenti della partita è possibile che possano fare gran parte della differenza. Già, perché se a pochi minuti dalla fine del primo tempo con una giocata in costruzione dal basso rischi di subire il pareggio vuol dire che stai giocando il quarantesimo minuto come se fosse il ventesimo, e con squadre come il Napoli ti può andare bene una volta, ma non due.

 

Finale di stagione impegnativo

 

Il secondo tempo, poi, è iniziato come è finito il primo e quindi con grossissimi rischi presi in fase di costruzione. Forse quando si è in un momento della partita in cui si è confusi e c’è davvero un po’ troppa tensione non è una buona idea portarsi gli avversari nella propria area per poi perdere palla a centrocampo con l’artiglieria avversaria schierata per ricevere palloni che poi la ritrovata vena realizzativa del Napoli li ha tradotti in gol spettacolari. Il finale di stagione ci presenta un calendario con gare contro tre squadre delle prime sette più Lazio e Fiorentina. Si spera di non concludere il campionato in modo avvilente con altre prove che lasciano la sensazione di impotenza, che arriva proprio nel momento in cui l’avversaria di rango produce il massimo sforzo per chiudere la partita. A Bologna ovviamente sarà un’altra partita durissima nella quale loro hanno tutto da perdere e quindi speriamo di sfruttare almeno questo vantaggio psicologico, anche se le motivazioni sono tutte dalla loro parte.

 

Francesco Aloise

 

Foto: AC Monza