Daniel Maldini, un patrimonio da difendere
Nel pieno della pausa per le nazionali abbiamo deciso di fare una sorta di appello, con tanto di motivazioni, che riguarda uno dei giocatori più interessanti del nostro Monza. Daniel Maldini ha attirato su di sé gli occhi di tante squadre italiane e non solo, con una clausola di 12 milioni che lo rende ancor più appetibile, a suon di ottime prestazioni. Ultimamente, soprattutto dopo la prova negativa offerta contro la Lazio, si sono scatenati commenti poco equilibrati nei confronti di un ragazzo che rappresenta una risorsa incredibilmente importante per il Monza.
Il Monza come scelta di cuore
Partiamo dal lato umano. Daniel, dopo aver mostrato doti da grande prospetto nel girone di ritorno della passata stagione, ha deciso di sposare il progetto Monza lasciando il Milan a titolo definitivo. Una scelta di cuore come lui stesso ha dichiarato visto che ha un ottimo rapporto sia con la città che con la società. Testa alta in campo ma piedi ben piantati per terra, non crediamo assolutamente che un ragazzo d’oro come Daniel si sia montato la testa dopo la prima convocazione in Nazionale maggiore. Anzi, siamo certi che per lui si tratti di uno stimolo ancor più forte per continuare a crescere e a dimostrare il proprio valore. Contro la Lazio abbiamo assistito a una versione che mai avevamo visto fino ad ora e proprio il nervosismo che si è percepito fin dal primo gol sbagliato nel primo tempo non ha fatto altro che dimostrare quanto Daniel tenga a questa squadra.
L’innegabile spirito di sacrificio
Non solo il carattere e la voglia di emergere però, Daniel in campo ha già mostrato doti tecniche di altissimo livello. A 23 anni sta vivendo per la prima volta la Serie A da protagonista e l’occasione ci sentiamo di dire che la sta sfruttando alla grande. Certo, si può fare meglio in zona gol ma anche gli errori fanno parte del percorso. Anzi, guardando il bicchiere mezzo pieno bisognerebbe porre l’attenzione sul fatto che riesca a trovare spesso e volentieri la posizione giusta per andare a calciare verso la porta avversaria. Come abbiamo notato nelle sfide contro Milan e Lazio, Daniel ha fallito delle ghiotte occasioni da gol ma la sua bravura è stata quella di trovare la posizione giusta per ricevere il pallone. Non è una dote da poco perché i gol arriveranno ma questo istinto o ce l’hai o non ce l’hai. Aggiungiamo anche un altro fattore non da poco: lo spirito di sacrificio. Chi guarda le partite del Monza non può non notare come Daniel non disdegni affatto la corsa all’indietro in aiuto della difesa. I palloni si possono perdere, i gol si possono sbagliare ma l’atteggiamento è importantissimo e ci sentiamo di dire che su questo aspetto non abbiamo dubbi.
Daniel uno dei pochi a tirare da fuori area
Parlando del campo Daniel è il vero faro tecnico della squadra dalla cintola in su. I suoi movimenti e le sue abilità palla al piede sono fondamentali per le manovre offensive. Quello che ci piace di lui è che una volta ricevuta palla la testa si gira in automatico verso la porta avversaria, quasi a puntare il mirino. Questo gli permette di avere sempre sotto gli occhi la posizione dei compagni. Nel Monza è uno dei pochi a prendersi la responsabilità di andare al tiro da fuori area, anche con buoni risultati. Insomma, Daniel Maldini è un giocatore del Monza. È un talento purissimo. È italiano ed è un ragazzo d’oro. Sosteniamolo e coccoliamolo perché giocatori di questa caratura poi andranno in palcoscenici ben più importanti e la malinconia arriverà come nei casi di Carlos Augusto, Di Gregorio e Colpani.
Forza Daniel, Forza Monza!
Massimiliano Perego
(Foto: Tuttoatalanta – ph. Alberto Mariani)