Ap…punti di vista Monza-Inter

Partiamo da due riflessioni: l’Inter è squadra fortissima, sicuramente la più forte e completa d’Italia; non è necessario dare evidenti aiuti ogni settimana ad una formazione del genere. La seconda è che se si sceglie di puntare sulla tecnologia e non sul “romantico” questa deve essere certa, quasi infallibile. Non si può dare un giallo inventato dopo 5 minuti, non si può dare un rigore dopo 10 in cui si prevede che il difensore salti senza muovere le braccia (peraltro senza che altri molto simili vengano dati ad altre squadre), così come non si può annullare un gol di millimetri quando a fermare l’azione in revisione c’è sempre la mano umana. In ultimo, non si può cacciare un allenatore per nulla e convalidare un terzo gol quanto meno dubbio e come non bastasse, un secondo rigore che definire generoso e forse anche gentile.

 

Altra caduta con una “big”

 

Contro l’Inter ci sono stati troppi errori, troppi episodi al limite, troppi sempre, nel dubbio, dalla stessa parte. Il Monza perde poi per suoi demeriti e anche questo deve essere analizzato. Vero che con le “piccole” sono sempre o quasi punti, ma è pur vero che con le “grandi” non c’è mai (a parte rare eccezioni) partita.

 

Quello che spiace è l’approccio: nessuno si aspetta di vincere e dominare, tutti si aspettano undici uomini con il coltello tra i denti, come si suol dire. Invece la squadra di Palladino mostra ancora una volta i suoi limiti, caratteriali e di impostazione oltre che, come detto, di approccio alla gara.

 

Gagliardini centrale stecca al primo vero banco di prova, gli esterni non sono di categoria, a metà campo i soli muscoli non bastano e davanti la gioventù va bene, ma qualcuno che sia almeno un fastidio per gli avversari ci vuole.

 

Le carenze restano, al netto di un campionato condotto serenamente (almeno fino a qui), ed è un peccato perchè questa squadra non riesce davvero a togliersi qualche “sfizio”. Settimana prossima si va ad Empoli, partita alla portata per fortuna, la reazione deve essere immediata e deve, ancora una volta, far dimenticare l’ennesima pessima prestazione con una squadra di categoria superiore.

 

Lorenzo Titaro