Tanti apprezzamenti e pretendenti per mister Palladino

Tanti apprezzamenti e diversi pretendenti per l’allenatore Raffaele Palladino, artefice di un piccolo grande capolavoro nella prima stagione alla guida del Monza in serie A e capace di ripetersi in quella attuale. Anzi, migliorando la classifica (sette punti in più alla 29esima giornata) e con una squadra meno costosa.

 

Ipotesi Torino

 

Palladino piace per il gioco che sa esprimere il Monza,  ma anche per “la forza delle idee e un’equilibrata esuberanza giovanile – come ha scritto Marco Bonetto su Tuttosport – Pacato e diplomatico il giusto, deciso e dalla forte personalità nello spogliatoio”. Il futuro del tecnico appare lontano da Monza, almeno per il momento, e una opzione potrebbe essere proprio il Torino del presidente Cairo al posto di Juric in scadenza di contratto (come lo stesso Palladino al Monza). Il direttore tecnico granata, Vagnati, potrebbe puntare sul tecnico campano dopo che Tudor è approdato alla Lazio post Sarri. Per la panchina torinista un altro nome che circola  è quello di Vanoli, in corsa per la A a Venezia (con il Vichingo Gytkjaer, ex biancorosso), oppure Gilardino che però il Genoa vorrebbe blindare. Il trainer rossoblu, guarda caso, piace anche all’ad Adriano Galliani.

 

Ingaggio non proibitivo

 

Palladino lo scorso anno al debutto in A con il Monza ha concluso il campionato con 52 punti, uno in meno del Torino e alla vigilia dello scontro diretto, sabato alla vigilia di Pasqua, è davanti di un punto. Anche l’ingaggio è tutt’altro che proibitivo per le casse granata: 1,2 milioni netti a stagione (si dice) contro i due abbondanti del collega e amico Juric, entrambi cresciuti con la filosofia di gioco di Gasperini.

 

E piace anche al Napoli

 

Ma il tecnico dei brianzoli piace anche altrove, per esempio a Napoli. E se il finale di stagione non dovesse sorridere a Calzona,  il presidente De Laurentis potrebbe davvero ripartire da un allenatore emergente, cresciuto molto in queste due stagioni e capace di cambiare modulo nel corso del campionato. Lui che è “figlio di Napoli“, come ricorda spesso con orgoglio il mister  di Mugnano, 40 anni il 17 aprile. Al momento appaiono solo suggestioni altre destinazioni più ambiziose (Juventus o Milan), ma nel calcio… mai dire mai.

 

Foto AC Monza