App… punti di vista – Empoli vs Monza

Dopo una lunga pausa estiva che abbiamo cercato di riempire un po’ in tutti i modi, tra Europei scadenti e Olimpiadi ricche di sport di cui non sapevamo quasi l’esistenza, possiamo rituffarci in una caldissima serata di metà agosto nel nostro habitat preferito, le partite del Monza nel massimo campionato. Peccato perché il campo da cui si parte, quello di Empoli, assomiglia più a una risaia non coltivata, con tutto il rispetto per le risaie, e viene da chiedersi come mai un terreno di gioco sia combinato così, come se fosse fine dicembre, alla prima giornata e in estate, per giunta, limitando le capacità tecniche dei giocatori in campo; poco male in realtà perché il campo di gioco nefasto è un danno per i buoni palleggiatori e francamente, fra Empoli e Monza di gente con piedi buonissimi se ne vede pochina in questa prima giornata.

 

Il problema delle corsie esterne

 

Si sa, un punto alla prima e su un campo su cui non vinciamo da più di 30 anni è sempre un discreto inizio, in più va detto che il Monza soffre un po’ nella prima parte di gara senza mai essere troppo essere impensierito dall’attacco empolese guidato dall’ex Colombo, per fortuna nostra, che dichiara di avere tanta voglia di rivalsa rispetto al finale della scorsa stagione, ma che poi, bene o male, ci ricorda perché da queste parti non ha esattamente lasciato il segno a suon di gol. Nel finale però la formazione brianzola cresce e potrebbe anche portare a casa la partita (cosa si mangia Caldirola in mezzo all’area…!). A scanso di equivoci lo dico subito alla prima, in modo da non ripetermi per tutto l’anno: gli attuali esterni non bastano, non in termini quantitativi, ma qualitativi; come per l’annata precedente Birindelli e soprattutto Kyriakopulos non sono Carlos Augusto e il Ciurria di due anni fa, e non sono nemmeno lontani parenti, serve alzare il tasso tecnico in maniera esponenziale. Manca sicuramente anche una punta in attesa di capire se Djuric, che comunque una macchina da gol non è mai stato, sia ai box per questioni legate al mercato, più che per questioni fisiche, e certamente un vice (o non vice) portiere, per quanto ieri la prestazione di Pizzignacco sia oltre la sufficienza.

 

In attesa degli ultimi ‘colpi’ di mercato

 

Inutile ricordare poi che questa squadra ogni anno perde almeno un paio di pezzi pregiati e che l’anno scorso Di Gregorio e soprattutto Colpani sono valsi una ampia fetta di salvezza anticipata che quest’anno dovrebbe ricadere su Caprari, Vignato, Dany Mota e sul giovanissimo esordiente Forson; per il bene di tutti speriamo che anche in questa stagione la scommessa, perché di questo si tratta, sia vinta dalla dirigenza biancorossa. Tutti gli altri ragionamenti li rimandiamo di qualche settimana per capire come si concluderà il mercato e come Nesta saprà prendere in mano questa formazione che oggi non impressiona per dinamismo e qualità di gioco e che sulla carta potrebbe anche non soffrire, ma che visti il Parma e il Genoa di ieri, potrebbe avere avversari davvero tosti nella lotta per la salvezza quest’anno che rischia di rivelarsi molto più impegnativa delle due stagioni precedenti.

 

Lorenzo Titaro

 

(Foto per gentile concessione di www.pianetaempoli.it)