Ap… punti di vista Udinese-Monza

Alla fine il Monza torna da Udine esattamente con il risultato che voleva e per cui ha cercato di impostare la partita, ovvero uno zero a zero che consente agli uomini di Palladino di restare ampiamente tranquilli e di aggiungere un piccolo mattoncino verso la costruzione della salvezza. Alla fine del primo tempo il tabellino delle statistiche recita 11 tiri (più o meno pericolosi) a zero per i friulani, sinonimo evidente di una gara basata esclusivamente sul “non prenderle”.

 

Pochi palloni per Djuric

 

E’ pur vero però che il Monza riesce a non subire gol per la seconda partita consecutiva, mostrando nuovamente quella solidità difensiva che ha caratterizzato tutta la prima parte di campionato e che, se dovesse riuscire a ottenere un successo nella prossima gara casalinga con il Verona, parleremmo di una squadra già salva praticamente a febbraio, unico e vero obiettivo di questa stagione. Ci sarà tempo anche per valutare i nuovi arrivati anche se, a onor di cronaca, ieri Djuric non è sembrato esattamente nella sua giornata migliore (pur ricevendo pochissimi palloni) e più in generale, ma questo si sapeva anche prima, non è parso un giocatore particolarmente dinamico e abile nel fraseggio.

 

Con il Verona gara-crocevia di stagione?

 

Zerbin è entrato tardi, schierato per altro nei primi minuti sulla fascia destra, lui mancino naturale, ha comunque mostrato segnali incoraggianti: speriamo di vederlo titolare alla prossima perché questa squadra sugli esterni continua a fare una gran fatica. Col Verona potrebbe essere una gara decisiva, come detto, ma una cosa bisogna dirla: lo scorso anno ciò che ha fatto innamorare di questa squadra, al di là dell’entusiasmo per la prima stagione in Serie A, era la sfrontatezza e la spensieratezza con cui il Monza affrontava ogni tipo di gara, senza timori reverenziali per nessuno, con lucidità e la giusta cattiveria agonistica.

 

Obiettivo 35 punti, il più presto possibile

 

Queste caratteristiche hanno permesso ai ragazzi di Palladino di salvarsi e di togliersi (e regalarci) meravigliose soddisfazioni che tutti noi ricordiamo bene; la rosa è cambiata, la squadra anche, Palladino è intelligente e lo sa, sa che raggiungere quota 35 punti prima possibile deve essere il primo pensiero. Quello che ci auguriamo, invece, è che una volta raggiunto questo obiettivo, speriamo il prima possibile, il Monza ritrovi un po’ di quell’entusiasmo che ci permetta di andare a giocare una partita contro una squadra alla portata, come l’Udinese, alla pari, senza paura e senza rimarcare nella conferenza stampa del dopo gara la manca occasione all’ultimo secondo su calcio d’angolo in mischia di Pablo Marì, un po’ casuale e sicuramente l’unica costruita in oltre 90 minuti di gioco…

 

Lorenzo Titaro