Ap… punti di vista – Monza vs Roma

Cerchiamo di vedere il lato migliore delle cose, quello positivo: il Monza reagisce alla grande al vantaggio giallorosso con forza e rabbia, ribellandosi all’ennesima sconfitta in campionato e centrando un pareggio che dice forse poco in termini di punti ma molto per il morale. La Roma si porta palesemente l’arbitro da casa e nonostante questo, immancabili le classiche “lacrime” di Juric e di tutto l’ambiente giallorosso per un presunto rigore non concesso (e praticamente smentito da tutti gli “esperti” arbitri delle tv nazionali); comunque sia, hai voglia a parlare del rigore che non ti danno quando sistematicamente i fischi sono a favore tuo, rendendo incomprensibile la scelta di un arbitro di Roma ad arbitrare… la Roma. Non basta però alla squadra capitolina per stendere i nostri, oggi ancora una volta non belli, non qualitativi, ma sicuramente con la volontà di ribaltare un destino avverso, quella voglia che era mancata a Napoli, con il Bologna, e un po’ in generale in tutto questo inizio di campionato.

 

Poche idee in mezzo al campo

 

Il Monza ha pareggiato con Roma e Inter in casa, Fiorentina ed Empoli in trasferta: tolta questa gara, il segnale è evidente di come il “grande” avversario in qualche modo esalti le caratteristiche di una squadra che, avendo poca qualità (tolto Maldini, sempre illuminante), riesce meglio dove deve difendere e ripartire piuttosto che nelle partite in cui deve costruire. I noti problemi delle scorse settimane certo restano, le idee di  sono sempre poche in mezzo al campo, le scelte idem, così come le lacune, le carenze, solite sulle fasce e non solo; ma se dovessi dare un consiglio al mister (non che io possa, o che lui lo legga) gli chiederei di mettere i ragazzi per 10 giorni a provare solo i cross: il Monza ieri sarà arrivato 30 volte in posizione buona per mettere uno straccio decente di cross con una punta boa di oltre due metri in mezzo all’area e non è riuscito a fare un traversone, dico uno… quanto meno pericoloso.

 

Serve la freschezza dei giovani

 

Nesta ci ricorda le tante assenze di questa rosa, vero, anche se fuori non ci sono esattamente Robben e Ribery è pur certo che 8 assenti per una formazione come la nostra sono tanti; è altrettanto vero che non mi è affatto piaciuto il poco coraggio di far entrare qualche giovane in queste partite: se non dai spazio ai ragazzi in queste situazioni, se non gli dai del minutaggio quando la coperta è corta, quando li metti? Di tutto questo progetto “giovani” del Monza si vede poco o niente e per una formazione che ha nello scoprire qualche buon giocatore la sua ‘mission’, e la sua ancora di salvezza, questo è peccato mortale, a meno che non si abbia paura di “bruciare” i ragazzi salvo poi lamentarsi che a 26 27 anni non hanno fatto esperienze importanti. Alla fine di tutto comunque, godiamoci questo punto: Il Monza c’è ancora, lotta, è vivo, e questo è tutto ciò che basta ai tifosi dello ‘Stadium’ per continuare a crederci e a incitare.

 

Lorenzo Titaro