Ap… punti di vista Monza-Genoa

Alla fine quello che resta dopo la partita con il Genoa sono i tre punti in classifica, il ritorno alla vittoria dopo oltre un mese, il ritorno alla vittoria in casa che mancava dallo scorso ottobre, e una classifica che sorride oltre all’ennesimo scontro diretto vinto in chiave salvezza. Tutto alla grande si direbbe anche se il Monza con il Genoa non ha fatto una partita straordinaria in termini di qualità di gioco ma sicuramente in termini di agonismo e “voglia di portarla a casa”.

 

Le difficoltà iniziali con la defezione dell’ultimo minuto di Caldirola costringono Palladino a “rifugiarsi” nella difesa a quattro con Pedro Pereira il sostituto dell’ultimo minuto nel suo ruolo naturale di laterale destro a giocare una delle sue migliori partite da quando è a Monza, impreziosita dal bellissimo assist per il gol vittoria. Il Monza, ormai si sa, è squadra che subisce pochi gol, pochissimi, ieri anche grazie ad un pizzico di fortuna; per la verità non è che il Genoa faccia molto più dei nostri, nonostante Gilardino si azzardi a fine partita a parlare di dominio nel secondo tempo dei rossoblù, ma l’errore del bomber della nazionale Retegui sullo zero a zero è quanto meno clamoroso e certamente avrebbe potuto cambiare il corso della gara.

 

Tolto questo i problemi poi sono sempre più o meno gli stessi: centrocampo molto muscolare a cui manca spesso l’ultimo passaggio, l’imbucata decisiva, un attacco sempre un po’ spuntato che crea molto in termini di possesso ma nel quale se non segna Colpani, cosa che non succede da diverse giornate, e in cui Colombo non pare essere nella sua forma migliore (un bravo invece a Maric!) si fatica a trovare la via della rete e, continuo a dirlo, pochissime conclusioni da fuori area; ieri al minuto 70 si contavano zeri tiri in porta da ambo le parti!

 

A risolverla è finalmente Dany Mota, acclamato dai suoi e da gran parte dello stadio. Io per primo fino alla scorsa settimana ho criticato il suo stato di forma e l’inizio un po’ stentato del suo campionato, spesso fumoso e mai incisivo, io per primo sono molto contento che il portoghese abbia ritrovato il gol e deciso questo match importantissimo che spero gli ridia le sicurezze necessarie per tornare ad essere l’arma in più in chiave offensiva che è stata nelle scorse stagioni, magari dando continuità già domenica al Meazza con il Milan.

 

Del resto, come ha detto Palladino a fine partita, si chiede di più alle persone alle quali si tiene, quelle da cui ci aspettiamo qualcosa in più, con tutti gli altri, non ci si arrabbia nemmeno.

 

Lorenzo Titaro