“Ap… punti di vista” Bologna-Monza
Dopo una partita come quella di ieri sera le chiavi di lettura possono essere molteplici: il Bologna dal suo punto di vista spreca una ghiotta occasione per consolidare il suo quarto posto e rischia ora seriamente di essere riavvicinato da Roma e Atalanta (e forse anche il Napoli) in vista della volata finale. Il buon Thiago Motta, che già l’anno scorso aveva avuto da recriminare contro il Monza per la sconfitta casalinga, ancora una volta trova nei 7 minuti “persi” dai giocatori brianzoli la chiave per il mancato successo, quando in verità la sua squadra sembra molto stanca e al di là di qualche conclusione estemporanea come quella di Orsolini nel primo tempo con super intervento di Di Gregorio, non pare essere mai seriamente in grado di scalfire il muro eretto dalla formazione di Palladino.
Bologna poco brillante, si poteva osa di più…?
Quanto ai nostri, che si presentano con un centrocampo muscolare come non mai con Bondo e Akpa titolari, il punto in terra emiliana suona come un risultato positivo per ritrovare un po’ di morale e un po’ di certezze dopo la pesante sconfitta in casa con il Napoli della scorsa settimana. Un po’ di rammarico c’è: la girata di Colpani ad inizio ripresa tutto solo al limite dell’area piccola che finisce in curva e che forse gestita diversamente avrebbe potuto portare in vantaggio il Monza, avrebbe anche potuto consegnare ai posteri un altro tipo di racconto della partita. Invece da lì in poi i biancorossi quasi rinunciano a giocare, nonostante il mister finisca la gara con Djuric e Colombo, sempre più disperso nei meandri di questa stagione complicata, senza mai riuscire ad impensierire gli avversari. Ed è un peccato perché nonostante le riflessioni del suo allenatore e i mille attestati di stima ricevuti, il Bologna di ieri sera non sembra squadra scintillante e ancora più, non sembra squadra che possa competere nella massima competizione europea la prossima stagione.
I “7 minuti” di Thiago Motta…
E allora quel po’ di rammarico aumenta ancora perché, a voler proprio esagerare, con un po’ più di coraggio nei due scontri diretti, un po’ più di continuità e qualche partita gestita un po’ meglio, forse il divario tra Monza e Bologna in termini di punti, e di classifica, avrebbe potuto essere ben diverso. Ma noi non ci attacchiamo ai condizionali e ai “7 minuti”, guardiamo avanti in vista del finale di stagione con una sbirciata in tribuna, dove Adriano Galliani, forse involontariamente, forse no, siede di fianco ad una delle possibili “opzioni” per il futuro della società brianzola.
Lorenzo Titaro