A Empoli un Monza brutto, lento e impacciato

Il Monza che scende dal pullman biancorosso a Empoli è quello che ha organizzato una bella gita in una città Toscana in provincia di Firenze. Non ci viene in mente altro che questo per descrivere i 90 minuti di Empoli-Monza. Si era detto ieri che i toscani fossero a un bivio della loro stagione. La riposta è stata chiara: 3-0 al Monza e 3 punti importanti in chiave salvezza. Nicola è arrivato, si è seduto in panchina e ha messo in atto quel che sa fare meglio: caricare l’ambiente. Dalla parte opposta l’assenza di Palladino costringe Citterio a coprire il ruolo di tecnico.

 

Possesso e confusione

 

Il Monza tiene il pallone tra i piedi ma sembra non aver idea di cosa farsene. Al contrario, l’Empoli gioca di rimessa, si chiude e punge. Tattiche differenti che portano ad un risultato chiaro: 3-0. L’impressione è che tutti abbiano capito il gioco dei biancorossi, che non prevede cambi di ritmo, ma un’andatura costante per tutti i 90 minuti. Non un cambio di passo o di idea, tutto uguale. Palla che scorre da destra a sinistra, con due uomini sulle fasce che spesso partono da fermi e questo non aiuta il fattore imprevedibilità.

 

I padroni di casa fanno di necessità virtù e si mettono a giocare in maniera pratica. Tanti palloni in verticale, giocati una volta recuperati sulla trequarti difensiva. Passaggi veloci che colgono impreparati la retroguardia biancorossa. Izzo è tornato, ma forse era troppo presto per presentarsi titolare. Il passo del numero 4 biancorosso non è sufficiente per reggere il confronto con il giovane e rampante Cambiaghi. Nel primo tempo i guanti di Caprile si sporcano solamente per recuperare la palla da fondo campo dopo un paio di conclusioni del Monza. La più pericolosa risulta essere un tiro di Gagliardini dai 25 metri.

 

Il secondo tempo inizia con ben tre sostituzioni: D’Ambrosio per Izzo, Bondo per Gagliardini e Maric per Colombo. L’ordine degli addendi cambia, ma solo nella forma, non nella sostanza. Tutto quello che i biancorossi raccolgono è tanto possesso e ben poche idee di cosa fare del pallone. L’Empoli su un errore di impostazione da parte di Valentin Carboni trova la terza rete, quella del definitivo 3-0.

 

25 punti: è allarme

 

Non tanto per il numero di punti raccolti in 21 giornate, anche se questo dato comunque non fa piacere. Quello che serve al Monza è ritrovarsi, oppure cambiare. Perché non si può proporre lo stesso modo di giocare e sperare che tutto rimanga invariato. E’ difficile pensare che gli avversari non mettano in atto soluzioni per arginare il tuo modo di giocare. Capito che il giocatore di riferimento è Colpani la soluzione è pressoché semplice: il raddoppio. Il “flaco” gioca con uno o due uomini addosso e questo gli impedisce di trovare spazio.

 

Tema diverso per gli esterni di centrocampo: i famosi quinti. Se nel girare palla ad un certo punto si trova un varco, tutto diventa inutile se poi il cross lo devono raccogliere i raccattapalle. Passare al 4-2-3-1 può essere una soluzione, ma non sempre a partita in corso, a volte bisogna avere il coraggio di osare…

 

Stefano Masi

 

(Foto Bugelli)