Un tunnel sempre più lungo…
Va detto con estrema chiarezza: il Monza oggi, non per valori assoluti ma nel complesso di queste prime 12 partite, è la peggiore squadra del campionato. È una squadra con tanti elementi inadeguati, primi di tutti gli esterni, primo di tutti Pedro Pereira che anche ieri è stato al limite del fastidioso con cross sbilenchi e coperture rivedibilissime, come sul primo gol di Zaccagni in cui al giocatore della Lazio e della Nazionale è bastato spostarsi il pallone sul suo piede forte per avere tutto lo spazio del mondo per tirare (gol comunque in concorso di colpe con Maldini che è l’unico elemento di rottura di questa squadra, ma che quando si intestardisce con il possesso…)
A Verona l’unica vittoria, preziosa quanto fortunata
È una squadra che costruisce poco, pochissimo e che quel poco che costruisce spesso non è in grado di finalizzarlo, come le due conclusioni di Maldini di ieri che sanno tanto di deja vù rispetto a quella sprecata con il Milan la settimana prima; errori imperdonabili per una compagine che tira in porta due o tre volte massimo per gara. Se sprechi quel poco che produci non vinci e il buon Nesta può dirci di tutto, anche che ad inizio stagione segnavamo due gol con un tiro ma noi, tutti questi gol e queste super prestazioni non ce le ricordiamo proprio. Ci ricordiamo di una vittoria a Verona tanto casuale quanto fortunata ed importante perché l’unica del campionato ad oggi per una formazione che da costantemente l’impressione di dover rincorrere gli altri senza sapere bene cosa fare e che in casa non vince da ben otto mesi. In attesa di qualche speranza sul fronte cambio societario, non è mai bello chiederlo, soprattutto quando al timone c’è una persona seria e rispettosa come Alessandro Nesta, ma forse un cambio di rotta, anche di stimoli, a questo punto sarebbe auspicabile, almeno per ridare quel vigore e quella luce negli occhi ad un gruppo che altrimenti sembra destinato alla condanna peggiore e senza appello alla fine della stagione.
Lorenzo Titaro