Monza, avanti tutta per una doppietta di vittorie
La vittoria del Monza a Verona è stata quantomai preziosa. Ha interrotto un’astinenza di sette mesi, ha cacciato dietro ai biancorossi tre squadre e ha dato più autostima alla squadra, in vista di una fondamentale sfida interna con il Venezia. Da non sbagliare, come e più della trasferta al Bentegodi. Finora in casa i brianzoli hanno faticato (due pareggi in quattro gare), soprattutto contro le squadre più abbordabili come Genoa e Bologna rispetto a Inter e Roma.
Urge una doppietta di vittorie
Urge una vittoria contro i lagunari, sarebbe la seconda consecutiva come al Monza in serie A è già successo due volte nella prima stagione (tre successi contro Juventus, Sampdoria e Spezia in autunno; Inter, Fiorentina e Spezia in primavera) e tre volte nella seconda (contro Sassuolo e Salernitana, poi Milan e Salernitana, infine Genoa e Cagliari). Dopo il Venezia ci attendono Atalanta, Milan, Lazio, Torino e il derby esterno con il Como, mica poco…
Djuric il “salvavita”
Al Bentegodi abbiamo capito che il Monza – questo Monza – è meno “giochista” della versione Palladino. Difesa (tanta e bene), baricentro basso e ripartenze, sfruttando alla bisogna il lancio lungo per Djuric, il “salvavita” per usare la felice espressione di mister Nesta. Magari una squadra meno bella ma, speriamo, più pragmatica. E cinica, se è vero che ha realizzato tre gol con quattro tiri in porta esattamente come gli scaligeri. Un merito, sia chiaro e bravi tutti.
Restare prudenti
L’importante è rimanere prudenti ed equilibrati nei giudizi, senza dimenticare la grande sofferenza sull’1-0 e le parate di Turati (ottimo) che hanno tenuto a galla Izzo e compagni in Veneto. Per un ulteriore salto di qualità bisogna saper meglio alternare le fasi di gioco, provando con più personalità a condurre il gioco (almeno provarci) e senza un atteggiamento eccessivamente rinunciatari (ahinoi, talvolta è successo finora in campionato). Non porta consensi e, alla lunga, nemmeno i punti.