Maldini III°, una dinastia che attraversa il tempo
Un cognome una garanzia: la dinastia dei Maldini nel calcio pare proprio destinata a continuare e a farlo nel migliore dei modi. Dopo il nonno Cesare, autentica istituzione del Milan anni Sessanta, onorato da capitano in tante battaglie, e protagonista in Nazionale, ed il Papà Paolo, a lungo bandiera rossonera dell’ età dell’oro Berlusconiana e terzino azzurro, è adesso il turno di Daniel, che lunedì a Udine ha debuttato con l’ Italia nel vittorioso match di Nations League contro Israele. Nel DNA della famiglia Maldini è presente e si tramanda il patrimonio genetico dei campioni, tali da primeggiare nel calcio svettando per qualità, ferrea determinazione e spirito vincente. La vittoria è stata la gradita e sorridente compagna di vita di nonno Cesare, capace di conquistare per ben tre volte consecutive il titolo di campione d’Europa con l’Italia Under 21 imponendo una indiscussa supremazia italiana in quel calcio giovanile che vedeva messe in fila scuole dalla grande tradizione come quella Spagnola, Portoghese e Francese.
Daniel, dopo nonno Cesare e papà Paolo
Paolo Maldini e la vittoria possono definirsi fratelli di sangue, visti gli innumerevoli trionfi da questi conquistati a livello italiano ed internazionale, forse però con l’unico cruccio di non aver alzato al cielo un grande trofeo con addosso la gloriosa maglia azzurra. Ora l’ex terzino sinistro del Milan a cavallo di tre decenni tra il 1984 ed il 2009, ha avuto il piacere e l’ onore di assistere dalla tribuna, con a fianco la consorte, al debutto del figlio Daniel con l’Italia di Spalletti, per uno spezzone di gara interpretato positivamente dal talento del Monza, autore di alcuni pregevoli tocchi e di buone intuizioni. Entrare in campo con la nostra Nazionale maggiore ha avuto un po’ il sapore dell’ investitura per un ragazzo che ha ancora tanto da dimostrare ma che gioca e si destreggia in campo con la personalità e la qualità del predestinato. Con Daniel cambia la posizione in campo, essendo il Golden boy monzese abituato a calcare zolle più avanzate ed offensive rispetto ai suoi predecessori di famiglia ed a cercare l’ assist vincente o la porta avversaria da buon trequartista di classe e talento. L’ ultimo nato della famiglia Maldini avrà sicuramente un sogno nel cassetto, tornare da protagonista nel Milan e giocare sotto i riflettori di San Siro guardando la mitica Curva Sud e facendo sognare una delle più grandi tifoserie tricolori.
Un futuro di nuovo al Milan?
Dopo un debutto positivo alla Scala del Calcio con diverse presenze da giovanissimo, fare ora rientro alla casa madre sarebbe una grandissima gioia e soddisfazione per Daniel, ma se ciò avverrà il calciatore dovrà ringraziare la provincia che gli ha permesso di farsi le ossa e divenire uomo e, specialmente, il Monza che tanta fiducia in lui ha avuto, dandogli occasione di dimostrare i suoi numeri migliori al grande pubblico. Prima, però, c’è una stagione da onorare in Brianza e una società da riportare in acque più serene e più consone al valore della rosa dell’ AC Monza.
Raffaella Sergio
(Giornalista sportivo)
Foto: Giancarlo Favaro