La prima volta (al Brianteo) non si scorda mai…

Dici Roma e pensi inevitabilmente alla partita che, ben 36 anni fa, ha “battezzato” lo Stadio Brianteo. Era il 28 agosto 1988, i tifosi “vintage” ricorderanno quel giorno come fosse ieri. L’impianto di viale Sicilia aveva ottenuto il nulla osta di agibilità dagli organi competenti, anche se molte parti della struttura (la tribuna centrale, i parcheggi adiacenti e altre opere complementari) erano ancora da ultimare. Ma la voglia era tanta, e l’avversaria designata aveva il giusto appeal per celebrare nel migliore dei modi l’avvenimento. Il Monza, infatti, incrociò sulla propria strada la Roma allenata da Nils Liedholm e fu sfida vera tra due squadre che ambivano a passare il turno in Coppa. Questa la formazione che Frosio mandò in campo nel “Brianteo-day”: Nuciari, Fontanini, Mancuso, Brioschi, Saini, Giaretta, Ganz, Zanoncelli, Casiraghi, Consonni, Gaudenzi. La Roma rispose con Peruzzi, Gerolin, Oddi, Desideri, Collovati, Manfredonia, Renato, Conti, Voeller, Giannini, Rizzitelli. Come si può notare, l’undici giallorosso era imbottito di grandi campioni all’apice della carriera e sulla carta non c’era storia. L’unica incognita, nella squadra capitolina, era il brasiliano Renato Portaluppi. L’attaccante ventiseienne, appena acquistato dal Flamengo, risultava possedere grandi qualità ma era anche noto per fare strage di cuori femminili (i tifosi romanisti conieranno per lui l’appellativo di “Pube de oro” per i motivi che vi lasciamo immaginare…).

 

In diecimila per il “vernissage”

 

Si giocò alle 17.30, faceva molto caldo ma, nonostante molta gente fosse ancora al mare, per il battesimo del nuovo stadio arrivarono in diecimila. C’era tanta, tantissima curiosità per quella “prima volta”. I giovani delle nuove generazioni si mescolarono a coloro che avevano vissuto la gioia della prima serie B, nel 1951: i sorrisi e qualche lacrimuccia furono il logico, spontaneo corollario a quella giornata indimenticabile. Toccò a Gigi Casiraghi realizzare il primo, storico gol nella nuova maison.

 

Monza vittorioso a sorpresa ma con merito

 

Erano passati appena 22 minuti e il giovane bomber, servito perfettamente da Ganz, trafisse Peruzzi con un gran sinistro in diagonale. I tifosi biancorossi sembravano impazziti di gioia, cantavano e si agitavano con un entusiasmo che non si vedeva da quasi un decennio. Pochi minuti dopo Casiraghi avrebbe potuto raddoppiare su calcio di rigore (netto fallo di Peruzzi su Ganz ormai lanciato a rete) ma Gigi, forse tradito dall’emozione, si fece ipnotizzare dal portiere giallorosso. Dal dischetto non sbagliò invece Giannini al 39°(fallo veniale di Giaretta su Renato): Nuciari intuì l’angolo di tiro ma non riuscì a evitare l’1-1. Molto più Monza, comunque, rispetto a una Roma nettamente sorpresa dai ritmi altissimi degli avversari e quindi incapace di imporre il suo maggior tasso tecnico. Nella ripresa la squadra capitolina provò a cambiare marcia, ma Saini e compagni non stettero a guardare e al 60° Mancuso infilò da pochi passi il pallone del nuovo vantaggio, riprendendo una respinta corta di Peruzzi. Il risultato non cambiò più, nonostante i ripetuti, furiosi assalti romanisti. Vinse il Monza, inaspettatamente e contro ogni pronostico, ma con pieno merito.

 

Gianni Santoro

 

(Foto Sergio Perego)