Ap… punti di vista – Monza-Bologna
Eh no Sandro, ti si vuol bene, ma non si può andare in sala stampa a dire che per 20 minuti abbiamo giocato bene perché, per quanto vero, gli altri 70 minuti non abbiamo giocato proprio. Il Monza fa maledettamente fatica e viene surclassato (basti vedere le statistiche della partita) un po’ in tutto da un Bologna che avrebbe potuto mostrare le fatiche di Champions e invece viene in Brianza a prendersi meritatamente la prima vittoria del suo campionato, vittoria che al Monza manca dal 16 marzo, 1-0 con il Cagliari, praticamente una vita fa; non ammettere che questo sia un problema è quanto mai ingiusto verso una tifoseria che nonostante la sconfitta incita anche dopo il fischio finale. Al mister poi, che sembra in grossa confusione e lo si evince in particolar modo da cambi insensati come quello finale di D’Ambrosio, così come la sua squadra, senza gioco, senza conclusioni in porta e senza quasi reazione nel finale, mi piacerebbe chiedere una cosa: assodato che Pedro Pereira e Kiryakopulos non sono giocatori da Serie A, o per lo meno non sono giocatori da schierare titolari sempre in serie A, e che le alternative sono pochissime, ma è necessario continuare ad accanirsi su questa strada? Non si potrebbe pensare a un centrocampo a tre, a supporto di un “fantasista” e due punte piuttosto che insistere su giocatori chiaramente fuori contesto?
Maldini e Bianco tra i pochi “in”
Le note positive sono Maldini, neanche a dirlo e neanche a dirlo sostituito a metà ripresa, e Bianco che per personalità e dinamismo sorprende. Non sorprendono in negativo invece Caprari, ma non è una novità di ieri, e Dany Mota che dopo l’eccezione del gol con l’Inter torna fumoso e poco utile e Pessina: è il capitano, è il figlio di Monza, è intoccabile, ma la sensazione che il ragazzo non sia mai stato decisivo, non abbia mai avuto un ruolo è forte, specie per chi dovrebbe fare la differenza, anche nel trascinare i compagni, e invece si perde sempre in scelte di gioco sbagliate, passaggi indietro e discussioni con gli arbitri. Spiace, ma vederlo oscillare così tra le varie insufficienze che riceve da tempo fa pensare che forse sia il caso di valutare la sua aurea di “intoccabile” assoluto. Bondo e il Bianco di ieri sarebbero tutta un’altra cosa. Dopo la partita con il Genoa avevo scritto che quel Monza rischiava la B, non cambio idea, la partita con l’Inter seppur non di qualità aveva dato speranze, oggi dieci passi indietro e un calendario con Napoli e Roma ancora durissimo, specie se in casa non si fa punti con chi è alla nostra portata.
Lorenzo Titaro
Foto: Giancarlo Favaro