Ap… punti di vista – Monza-Inter

Diciamolo subito, forte e chiaro, Luca Pairetto è scarso, scarsissimo. Non a caso il web è pieno di segnalazioni di suoi gravi errori nonostante Var annessi e connessi, ed anche ieri sera l’arbitro di Nichelino ha confermato questa sua tendenza dirigendo una partita quasi interamente a senso unico nelle decisioni contese e, peccato mortale, fermando Pessina solo davanti alla porta senza assegnare un evidente e chiaro vantaggio al capitano del Monza dopo un atterramento al limite di Dany Mota. Magari Pessina non avrebbe fatto gol davanti a Sommer, magari lo avrebbe fatto, e ora staremmo celebrando la prima vittoria in campionato contro la squadra campione d’Italia; in quest’epoca certi errori e certi arbitraggi, pur non volendo vedere malafede dove non c’è, non sono più ammissibili. Poi c’è Nesta che questa squadra l’ha ereditata con un’identità già forte, chiara, sia nei pregi che nei ricorrenti difetti e ad oggi fatica a incidere con le sue idee. Il Monza è più o meno sempre lo stesso, si difende, prova il palleggio, non tira praticamente mai in porta e fa una fatica pazzesca a far arrivare cross buoni in area (e quando ci riesce arrivano i gol, come ieri sera così a Firenze) sia che l’avversario si chiami Inter sia che si chiami Empoli o Genoa.

 

Una bella prova di carattere

 

Però se gioca con attenzione e grinta come ieri sera, sbaglia poco e concede il giusto ad un squadra, l’Inter, che ha a mio modesto parere ha di gran lunga ancora la rosa più forte e più completa di tutto il campionato; basti vedere i cambi che consento a Inzaghi di buttare nella mischia più che le seconde, le terze linee dei neroazzurri, ovvero Correa, Arnautovic, Zielinski… tutta gente che da noi sarebbe titolare indiscussa e stella del gruppo. I cambi proprio, quelli che Nesta non fa e che in conferenza giustificherà con “paura” di fare per non alterare gli equilibri della partita, che fa quasi credere che il mister non abbia fiducia piena in tutto il gruppo, per questioni tecniche o in alcuni casi atletiche, ma che costringono certi giocatori del Monza ad arrivare stremati alla fine della gara. Avevamo invocato una reazione di carattere per i biancorossi, avevamo parlato di squadra che si esalta nelle difficoltà e ieri per nostra fortuna è stato così, pur mantenendo le caratteristiche che ci identificano da anni ormai; ma la prova e la reazione della squadra ci sono state, con un gol bellissimo di uno dei giocatori che personalmente contesto di più, perché le doti le ha Dany Mota, quando non vuole solo riempire la partita di inutili doppi passi. Poi rimango in numeri, un po’ impietosi, di una squadra che aggiungendo il finale lungo della scorsa stagione non vince una partita praticamente da 6 mesi ma se vincere aiuta a vincere la prossima partita con il Bologna deve essere l’occasione per ritornare a farlo ricordando anche che i Felsinei arriveranno dall’impegno Champions e in una situazione di classifica altrettanto deficitaria. Aspettando sempre i regali del Condor e gli svincolati promessi, perché anche ieri sulle fasce (e non solo) il vuoto è stato enorme e mai come ieri sera ci siamo ricordati di quanto ci manchi un Carlos Augusto a volare sulla corsia di sinistra.

 

Lorenzo Titaro