La partita che verrà: Monza-Genoa

Archiviato lo 0-0 di Empoli il Monza è pronto a scendere in campo, per la prima volta in questa Serie A, davanti al pubblico amico. Arriva allo U-Power Stadium un Genoa reduce dal pareggio raggiunto in extremis contro i campioni d’Italia dell’Inter. In attesa di scoprire cosa ci riserveranno gli ultimi giorni di mercato, dove Adriano Galliani potrebbe piazzare qualche colpo a sorpresa, i biancorossi cercheranno di mantenere l’ottimo assetto difensivo dimostrato nelle prime due uscite stagionali tra campionato e Coppa Italia cercando però di migliorare dal punto di vista offensivo sia come manovra che come efficacia negli ultimi metri. Ora però concentriamoci sull’avversario di turno, il Genoa.

 

Come arrivano alla sfida i nostri avversari

 

Dopo le cessioni eccellenti di Retegui e Gudmundsson il Genoa non ha certo mostrato grossi cedimenti, anzi. Pareggiare in casa contro l’Inter campione d’Italia, a maggior ragione negli ultimissimi istanti di partita, ha lasciato una carica emotiva molto importante ad una squadra spinta da un popolo che ha dimostrato ancora una volta il proprio amore nei confronti del Grifone con ben 28000 abbonamenti staccati. Numeri a cui ormai siamo abituati ma che in questa stagione balzano maggiormente all’occhio proprio perché le due cessioni eccellenti potevano destabilizzare l’ambiente. Niente affatto, il Genoa è più vivo che mai e anche quei giocatori che si sedevano in panchina nella scorsa stagione stanno facendo alla grande la loro parte. Gilardino è ormai una certezza del nostro calcio e nella prossima stagione potrebbe fare quello che ha fatto Raffaele Palladino in questa, alzare l’asticella. Contro l’Inter i rossoblù hanno confermato quanto di buono fatto nella scorsa Serie A con compattezza e organizzazione tattica. Una sfida sulla carta difficilissima che è stata affrontata però con coraggio e consapevolezza nei propri mezzi. Qui sotto proviamo ad analizzare il Genoa dal punto di vista tattico.

 

L’assetto tattico

 

Il gioco che esprime il Genoa già dalla scorsa stagione è molto moderno. D’altronde Alberto Gilardino sta raccogliendo molti complimenti proprio per il tipo di calcio che cerca di proporre attraverso i suoi ragazzi. Partiamo dal modulo, un 3-5-2 molto rodato ed equilibrato. La fase difensiva è uno dei punti forti di questa squadra che riesce a portare sempre molti giocatori sotto la linea della palla in fase di non possesso. I due esterni si abbassano quasi a creare una linea a 5 mentre centrocampisti come Frendrup, uno dei migliori nella scorsa stagione, e l’eterno Milan Badelj riescono grazie a istinto e capacità a trovare spesso la miglior posizione in campo per bloccare quanto più possibile le linee di passaggio avversarie. Non solo la difesa però, il Genoa è cresciuto molto anche dal punto di vista offensivo. Questo perché Gilardino vuole che tanti uomini accompagnino l’azione e non è un caso che spesso vediamo entrambe le mezze ali a supporto delle due punte e almeno uno dei due esterni a dare profondità sulla fascia. In attesa di riavere a disposizione Ekuban, che dovrebbe tornare proprio contro il Monza, e Pinamonti, che per motivi burocratici non è riuscito ad esserci contro l’Inter, i rossoblù stanno giocando con Vitinha punta centrale e Messias a sostegno che funge da seconda punta. Le caratteristiche dell’autore del gol del 2-2 di settimana scorsa sono complementari con una punta fisica ma che sa anche giocare in profondità come il portoghese. A fare da collante tra centrocampo e attacco ci pensa Ruslan Malinovskyi con la sua qualità e la sua abilità nel servire assist oltre all’essere temibilissimo con il tiro da fuori area. Sugli esterni troviamo uno dei nuovi acquisti, Zanoli, e Martín. Due giocatori di gamba e qualità che spingono senza troppi fronzoli cercando di creare ampiezza nello sviluppo delle azioni offensive e cross per gli attaccanti.

 

Giocatori da tenere d’occhio

 

Ve ne proponiamo 3, uno per ruolo. Nel terzetto difensivo scegliamo Mattia Bani che è un vero e proprio leader. Detta i tempi ai due braccetti, gioca con sicurezza ed è bravo nel marcare. Abile nel gioco aereo, fondamentale che non manca di certo alla retroguardia rossoblù, Bani ha un ruolo centrale nella difesa del Genoa che guida con esperienza contando più di 300 presenze tra i professionisti. Saliamo sulla linea dei centrocampisti con Morten Frendrup. Giocatore totale, abilissimo nella fase difensiva ma che non disdegna affatto il supporto in quella offensiva. Nella scorsa stagione è stato secondo, in termini di rendimento, solo a Gudmundsson e questo già la dice lunga sulla sua importanza per il Genoa. A soli 23 anni gioca come fosse un veterano mixando in maniera spesso impeccabile grinta e letture tattiche. In campo lo si nota sempre perché è bravissimo a trovare la migliore posizione in qualsiasi situazione. In attacco abbiamo scelto un giocatore che potrebbe essere una spina nel fianco per la retroguardia del Monza: Junior Messias. Nella scorsa stagione ha vissuto nell’ombra del solito Gudmundsson oltre che soffrire spesso di infortuni che non gli hanno fatto mai trovare la giusta continuità soprattutto negli allenamenti. Le sue abilità tecniche e l’abilità nel sapersi muovere su tutto il fronte offensivo potrebbero essere molto pericolose per Izzo e compagni. Messias è consapevole di avere un’occasione importantissima per ritrovare con continuità una maglia da titolare e il gol segnato settimana scorsa, nonostante il precedente rigore fallito, gli ha dato sicuramente una spinta morale importante.

 

Massimiliano Perego

 

Foto: Genoacfc.it