Il Monza al “Meazza”: tre buoni segnali

La caldissima serata di San Siro ha visto il Monza uscire sconfitto per 3-1 contro il Milan in occasione della seconda edizione del Trofeo Silvio Berlusconi. Nonostante la sconfitta abbiamo scelto tre cose che ci sono piaciute della sfida contro i rossoneri.

 

Aprire il campo

 

Soprattutto nel primo tempo, con Maldini e Vignato alle spalle della punta Maric, il Monza ha messo in mostra trame interessanti quando è riuscito ad aprire il campo. Non a caso il gol del pari firmato dal numero 14 biancorosso è frutto di un’azione perfetta fatta di velocità di pensiero e precisione. Palla mossa velocemente a centrocampo per trovare uno dei due trequartisti, o un esterno, che trova molto campo davanti a sé da attaccare. Queste trame purtroppo non si sono viste quasi mai nel corso del secondo tempo ma fanno parte del modo di giocare del Monza già dalla gestione Palladino e l’augurio è che possano essere sempre più efficaci anche con Nesta.

 

Giovani, italiani e talentuosi

 

Daniel Maldini e Samuele Vignato sono stati sicuramente tra i migliori in campo. Il primo non solo ha segnato l’unica rete biancorossa della serata ma ha messo in mostra, ancora una volta, capacità tecniche e tattiche di altissimo livello. Splendido vedere come giochi sempre a testa alta e come quando riceva il pallone abbia già lo sguardo puntato verso la porta avversaria. Il secondo, dal canto suo, non ha solo fornito l’assist a Maldini per il gol ma ha giocato una partita molto concreta sfruttando capacità tecniche e di dribbling che lasciano ben sperare per il futuro. Non a caso è stato uno dei giocatori che è rimasto in campo per più tempo, 71 minuti. In attesa di vedere all’opera Omari Forson, coccoliamoci un Vignato che speriamo possa diventare l’ennesimo talento italiano lanciato dal Monza negli ultimi anni, pregando che i problemi fisici siano solo un brutto ricordo.

 

La garra di Armando

 

Nonostante fosse poco più di una partita amichevole abbiamo notato un Armando Izzo già in clima campionato, soprattutto dal punto di vista mentale. Combattivo e concentrato, l’esperto difensore biancorosso ha guidato la retroguardia con la sua solita garra. Giocatori così non possono che fare bene al resto della squadra visto che alzano il livello di attenzione fungendo da vere e proprie guide in campo. Fa piacere vedere come giocatori già affermati abbiano ancora tutta questa voglia di essere decisivi. Izzo non a caso è uno dei più amati dalla tifoseria del Monza, una tifoseria che si affeziona particolarmente a chi dà tutto in campo senza troppi complimenti.

 

Massimiliano Perego