Troppo Milan, ma il Monza è incompleto

Lo stadio Meazza di Milano si rivela ancora una volta “indigesto” per il Monza. Calcio d’agosto, d’accordo, ma quando la squadra biancorossa incrocia quella rossonera nella Scala del Calcio, sono sempre dolori e… mazzate. 4-1 nella prima stagione della storia monzese in serie A, 3-0 l’anno scorso, 3-1 al termine di un Trofeo Silvio Berlusconi caratterizzato da un caldo terrificante. 54 mila tifosi presenti, di cui qualche centinaio di supporter brianzoli sparsi qua e là nella sauna dell’impianto milanese. Atmosfera e cori da campionato (ormai alle porte), ma soprattutto il ricordo a tinte bianche-rosse-nere di colui che ha fatto le fortune di entrambe le società.

 

Monza ‘leggerino”, urgono rinforzi in ogni reparto

 

La partita ha fatto vedere il meglio soprattutto nel primo tempo, terminato 1-1 e con diverse occasioni per entrambe le squadre. Nella ripresa ha prevalso soprattutto la voglia che tutto finisse presto, per poter uscire da quella sauna a cielo aperto. Il Monza è sembrato leggerino, soprattutto a centrocampo, dove a nostro avviso manca qualità ma soprattutto esperienza, manca un metronomo in grado di dettare i ritmi giusti, manca (come l’aria in questi giorni bollenti…) un attaccante da doppia cifra, manca un portiere leader, anche se il giovane Pizzignacco non ha nel complesso sfigurato, a parte qualche indecisione che alla sua età, in uno stadio così importante, si può certo perdonare. Insomma, lavori in corso e una squadra da puntellare in ogni reparto: al “Condor” Galliani il non facile compito di estrare l’ennesimo coniglio dal cilindro…

 

Gianni Santoro