Federico Malchiodi, tifoso del Monza su… due ruote (1a p.)

Scrivi del tifo biancorosso di tutti i tempi e, i primi nomi che ti vengono prepotentemente alla mente in questo contesto non possono che essere quelli di Angelo Scotti ‘Scott’, Bruno Tibaldi ‘Saint-Vincent’ ed Alessandro Meregalli ‘Jair’, uomini di grande passione sportiva, dotati di limitata cultura, ma ricchi di consumata saggezza popolare, a volte fantasiosi e folcloristici, spesso chiassosi e sguaiati, un tempo sempre presenti allo stadio per le partite interne, ma, sovente, anche per quelle in trasferta, pure le più lontane dalla Brianza. Oggi, però, vogliamo soffermarci su un  tifoso del Monza davvero speciale, dotato dello stesso trasporto emotivo del mitico trio, persona molto intelligente, esperta di pittura, poesie e letteratura varia ed amante dello sport, football e basket in particolare.

 

Le partite davanti alla tv, da solo, in silenzio, nella sua stanzetta

 

Da una quarantina d’anni questo conosciutissimo e considerato personaggio è costretto, però, salvo rarissime eccezioni, a vedere le partite di calcio e di pallacanestro alla televisione, da solo, in silenzio, nella sua stanzetta, impossibilitato a recarsi sulle tribune delle varie strutture sportive. Il contatto con la gente, a parte sporadici e occasionali incontri amichevoli tra le sue mura domestiche, avvolte fortunatamente nel ‘verde’, tra piante e fiori (papà Gianni, proprietario con il fratello di una splendida serra a Vimercate, è il ‘re dei giardini della Brianza’) può avvenire solo tramite computer e telefonino. Il suo nome è Federico Malchiodi, classe 1981, nato a Milano nel mese di maggio, il mese della Madonna, alla quale lui è particolarmente devoto, ma abitante da decenni a Villanova, frazione di neppure 1500 abitanti del comune di Bernareggio, verso Carnate, nel cuore della pianura briantea. Diplomato all’Istituto Turistico di Arcore nel 2001, con uno splendido 98/100, il simpatico bernareggese è un diversamente abile dalla nascita. Venuto al mondo prima del dovuto, addirittura dopo meno di sette mesi di gravidanza della madre, messo per un lungo periodo in incubatrice e curato, presumibilmente, con interventi non proprio adeguati al problema, lo sfortunato Federico finì per riportare danni alla coordinazione oculo manuale, con gli arti inferiori inibiti. Ben presto si ritrovò, quindi, su una sedia a rotelle, con le gambe bloccate e qualche difficoltà nei movimenti con le braccia, gli occhi e la bocca. Tremenda anche la diagnosi della malattia: tetraparesi spastica. Nonostante questa pesante invalidità, compensata dalla dotazione di un cervello e da una sensibilità fuori dal comune, la reazione dell’attivissimo brianzolo (a parte, in passato, qualche saltuaria e più che giustificata parentesi di depressione) è da considerare fantastica, condotta sempre con tanto coraggio, con un immancabile sorriso sulle labbra e, nonostante tutto, con grande gioia di vivere, comunicare e partecipare. Scrittore di romantiche poesie e intense riflessioni umane, recentemente ha visto pubblicare i suoi lavori letterari, accompagnati da apprezzabili e significativi acquarelli da lui stesso realizzati, in un libro, ‘Tocco d’anima’, dedicato alla mamma Rosalinda, mancata a fine agosto dello scorso anno a causa di un tumore dopo aver indirizzato, con tanta dedizione ed immenso amore, la mente ed il cuore del figlio verso un accettabile futuro. Sette anni fa, la sua opera ‘L’amicizia dono profondo’ è stata tra quelle premiate dalla giuria, a Palazzo Isimbardi, in corso Monforte a Milano, al concorso nazionale di poesia Arcadia, riservato a poeti sia italiani che stranieri, purché residenti in Italia. Federico, profondo conoscitore della musica classica e di quella sacra, nell’arco delle sue interminabili giornate spesso si improvvisa, con apprezzabili risultati, anche pittore di quadri astratti, pieni di colori e di significati. Ma, principalmente, il vulcanico bernareggese è un irriducibile tifoso del Monza, che mette sempre in modo sistematico davanti a tutto, dell’Inter (per passione adolescenziale) e della Pallacanestro Varese.

 

Opinionista da casa per commentare alla tv le partite del Monza

 

Nella stagione calcistica 2023/2024, per diverse puntate della trasmissione televisiva “MonzA”, condotta dai presentatori Marco Este e Massimo Canta su One Tv-Canale 79, Malchiodi è stato chiamato come attento opinionista a fornire, in collegamento da casa, il suo pensiero e le relative considerazioni sulle varie prestazioni dei biancorossi in campionato. Anche il giornalista monzese Carlo Gaeta, affezionatissimo amico e suo docente di comunicazione circa 25 anni fa, non manca mai di coinvolgerlo, per dare spazio e risalto ai suoi pensieri, sempre piacevoli, coinvolgenti e stimolanti. Per lui, tempo fa, ha creato una rubrica sul suo portale, definendolo ‘Blogger su … due ruote’ e proiettandolo nei veri valori della vita, quelli che Federico ha fatto chiaramente intendere di voler onorare, in modo determinato, in ogni momento, fino all’ultimo respiro. Il collega, lo scorso anno, è anche riuscito a coronare un sogno del suo ‘speciale collaboratore’: visitare il Monzello, ora ‘Centro Sportivo Silvio e Luigi Berlusconi’, intrattenersi con l’allenatore Raffaele Palladino ed avere in dono una maglia ufficiale della squadra con la firma di tutti i giocatori. Raggiunta via Ragazzi del ’99, con un mezzo attrezzato e con l’adeguato accompagnamento, Federico, in una tarda mattinata di primavera, riuscì a visitare la splendida struttura e a dialogare per diversi minuti, in separata sede, nella ‘Sala Stampa Giancarlo Besana’, con il trainer biancorosso, ora passato alla Fiorentina. ‘’Più o meno dalla nascita – racconta l’instancabile brianzolo – vivo su una sedia a rotelle, ma ciò non mi ha mai impedito, in tutti questi anni, di farmi coinvolgere da mille cose e di assaporare intensamente ogni istante delle mie lunghe giornate, dando libero sfogo, con tanto trasporto, alle mie svariate passioni. Buona musica, pittura, poesia e tanto sport, con un occhio di riguardo per calcio e basket, mi regalano sempre infinite emozioni e mi permettono di ‘giocare’ al meglio la partita della vita. La gioia che mi hanno dato, ad esempio, i biancorossi a Pisa, il 29 maggio 2022, conquistando, per la prima volta nella storia della società, la promozione in Serie A, ritengo sia unica ed ineguagliabile.’’

 

Enzo Mauri

 

Nella foto: Federico Malchiodi con l’ex allenatore biancorosso Palladino.