Nesta Alessandro

Nesta: “E’ la grande occasione della mia vita”

A mezzogiorno nella sala stampa dell’U-Power Stadium la presentazione di Alessandro Nesta, tecnico del Monza, alla presenza del vicepresidente vicario e amministratore delegato Adriano Galliani. Ecco le dichiarazioni del 48enne al debutto in serie A sulla panchina biancorossa dopo il biennio di Raffaele Palladino.

 

Galliani: “Nesta farà benissimo”

 

“Nesta è stato scelto perché, dopo un sacco di analisi, abbiamo capito che è l’allenatore come stile di gioco più simile a quello di Palladino. Se una squadra ha fatto bene, e non vuole cambiare dieci giocatori, è bene scegliere l’allenatore con lo stesso credo calcistico. E’ uno dei pochi giocatori che ha vinto tutto, è un campione del mondo. Nel 2002 è stato durissimo portarlo al Milan. E’ uno dei più grandi difensori al mondo, dieci anni di Milan. Mi auguro che faccia un percorso simile da allenatore, chi lo ha avuto è felicissimo. E’ bravissimo, farà bene è troppo bravo. E’ una nuova avventura. Un saluto anche a Palladino, anche lui non aveva mai allenato se non nel settore giovanile. E poi con il presidente Berlusconi avevamo scelto Sacchi, il nostro primo allenatore che non aveva mai allenato in serie A. Tu Alessandro sei una certezza con un curriculum di serie B. Il Monza come allenatori ha avuto due campioni del Monza: Rava e Monzeglio”.

 

“Faremo operazioni per accontentare l’allenatore”

 

“Eravamo arrivati a una short list di tre allenatori. Cosa ho chiesto a Nesta? Nulla, adesso gli chiedo novantasette punti nelle prossime due stagioni. Di Berlusconi parlo sempre al presente: è la mia vita. Siedo in Senato nel suo posto. Sarà contento della scelta di Nesta. Cerchiamo di onorare la sua memoria. Ho visto luccicare gli occhi di Berlusconi a Pisa, la sua ultima grande gioia. Per Colpani nessuna trattativa al momento, è la verità, compresa la Fiorentina. Poi vedremo cosa succede. Nessuna trattativa per Szczesny. Anche per Daniel Maldini siamo alle suggestioni. Davanti siamo tanti. Adesso siamo sette giocatori per i tre ruoli, si può cambiare per migliorare tecnicamente. In ritiro partono 30 giocatori. Il problema non è numerico, ma di qualità. 26 giocatori sono più che sufficienti. Se qualcuno esce, compreremo se possibile per migliorare. Cerco di accontentare gli allenatori nel limite del possibile”.

 

Nesta: “La grande occasione della mia vita”

 

“E’ la prima volta in serie A da allenatore, ho lavorato e studiato molto con il mio staff. E’ un piacere e una responsabilità lavorare con Galliani e la sento. In tutto quello che è stato costruito vedo la mano del presidente, questo centro sportivo e questo stadio non ce li hanno tutti. Abbiamo vinto e perso tanto con il  dottore, un percorso stupendo. E’ strano ritrovarsi dopo vent’anni. E’ la grande occasione della mia vita, ho entusiasmo. Ho parlato con Palladino: è dura dopo di lui con tutti i punti che ha fatto. Il modulo di gioco? Siamo aperti a tutto, capiremo in base alle caratteristiche dei giocatori. Tutti parlano di dominio in questo momento”.

 

“C’è scetticismo, è normale”

 

“So che c’è scetticismo, è normale perché non ho mai allenato in serie A, ma sono abituato alle pressioni altrimenti sarei rimasto a Miami. Qui ci sono tanti giocatori di talento, è un buon gruppo, non ho chiesto niente. Galliani è una garanzia, farà di tutto per mettermi nelle condizioni migliori. In base a quello che possiamo, faremo. I miei allenatori? Zeman, Ancelotti, Eriksson, ho imparato da loro che mi hanno capito e aiutato nei momenti difficili. Colpani? Ha fatto una crescita clamorosa, può fare la differenza. Il mercato lo fanno i direttori, il dottore e il giocatore. Iniziamo ad allenarci, poi vedremo. I giovani? Se sono forti giocheranno, ma devono spingere anche un po’ di più. Spero che i giovani italiani si tirino un po’ fuori”.

 

“Bisogna trovare equilibrio nella squadra”

 

“Bisogna trovare equilibrio nella squadra. Bisogna creare uomini forti, calciatori ambiziosi e che non si abbattono quando vanno sotto.  Andrea Carboni? Grande stagione, un profilo importante e credo molto in lui. Se ha fame, può essere un buon anno per lui. Costruzione dal basso? La faremo anche quest’anno. Se si può fare si fa, se diventa un pericolo va evitata. Porto il mio modo di essere, spero di portare la persona che sono. Spero che da domani si parli del presente e del futuro. Ai ragazzi cosa chiederò? Di fare 97 punti. Tutto si può migliorare, la fase difensiva la farò in modo un po’ diverso”.