Del Menico, il giornalista biancorosso nato in radio (1a p.)

Sono molti i giornalisti brianzoli che hanno collaborato in passato con le emittenti radiofoniche, a partire da Giancarlo Besana che, per un lungo periodo negli anni Settanta, tutti i sabati pomeriggio, si recava a Radio Nord Italia, a Casatenovo Residence, per parlare di calcio e più approfonditamente dell’impegno domenicale del Monza. Per finire, poi, con Carlo Gaeta, animatore e direttore programmi di alcune note radio della zona, prima di passare dai microfoni delle sale di registrazione alla scrivania del Monzello, per fare l’addetto stampa della società biancorossa a cavallo tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del 2000, nell’era di Pierino Fazzolari presidente e Salvatore Fiore direttore generale. Negli anni Ottanta e Novanta, corrispondente da Monza de La Notte, Avvenire, ANSA, Il Giornale e Il Giorno, nonché collaboratore di alcuni storici settimanali locali, il cronista brianzolo con sangue avellinese, salpando da Radio International City Sound poco lontano dal Largo Molinetto, in gioventù, lavorò, nell’ordine, per Radio Nord Italia, Radio Nord Milano 22 di Desio, RV Radio Vimercate (poi Errevi Radio), Antenna Brianza Est Bernareggio, RTA Radio Arcore e Radio Play 96 Lissone. Per il quotidiano milanese dia via Negri, fondato nel 1974 e diretto per vent’anni da Indro Montanelli, Gaeta iniziò come corrispondente, prima dal Vimercatese e poi da Monza, per passare, quindi, nella redazione sportiva de ‘La Grande Milano’ per scrivere articoli sul Calcio Monza, sulle squadre di hockey a rotelle monzesi, sulle gare motoristiche in programma all’Autodromo Nazionale, più qualche ‘speciale’ sul mondo dell’auto, dell’economia e della cultura. Nei suoi servizi giornalistici e radiofonici , dal 1982 al 1995, i biancorossi trovavano sempre la giusta collocazione e l’adeguato risalto. ‘’Anno di grazia 1977″ racconta Carlo Gaeta. “Maturità tecnica alla porte e noi ragazzi che pensavamo alla radio. Dall’anno prima, infatti, stavamo lavorando al progetto di una radio libera monzese. Le emittenti private FM in quel tempo crescevano nell’etere come funghi. Avevamo identificato una frequenza più o meno disponibile e trovato spazio, a poche lire, in una antica cascina ubicata proprio dietro il deposito dei bus di quella che allora si chiamava AMSA, in fondo a via Borgazzi, verso San Rocco. Esattamente in via Gorizia. Avevamo lavorato giorno e notte per approntare il banco regia con tutta l’apparecchiatura audio necessaria, fatta di giradischi, registratori a cassette e nastri, mixer, microfoni, cablaggi, commutatori, più il grande trasmettitore ancora a valvole e, soprattutto, l’antenna. Questa, follemente, l’avevamo issata, con le nostre mani, sul tetto del vecchio immobile, alzandola di almeno una ventina di metri, e fissandola con dei lunghi tiranti. Il tutto, senza protezioni, ne caschi, ne corde salvavita. Se qualcuno avesse messo un piede in fallo sulle tegole del tetto, non avrebbe potuto di certo presentarsi agli esami. Per finire l’opera, avevamo ordinato e insonorizzato, con i cartoni delle uova, gli angusti locali, recuperato qualche centinaio di dischi in vinile, rovistando nelle nostre case, e predisposta una scaletta, scegliendo tra noi quelli che poi si sarebbero cimentati davanti al microfono.”

 

Carlo Gaeta tra gli esami di maturità e il battesimo di Radio International City Sound

 

“Prima di iniziare le trasmissioni, dovevamo, però, assolutamente uscire maturi da quei maledetti esami che ci attendevano come forche caudine, da attraversare a testa alta per evitare il linciaggio dei nostri genitori, che vedevano l’operazione radio come fumo negli occhi. Così a inizio giugno, terminato il grosso dei lavori di quella che sarebbe stata RICS (Radio International City Sound), ci concentrammo sulla Maturità. Nel pomeriggio del 10 luglio 1977, al termine degli orali, ci fiondammo in radio dove, attesi dai trepidanti sponsor dell’operazione, piccoli imprenditori locali, demmo vita alle prime trasmissioni in diretta. Gli esami andarono bene e, quindi, potemmo dedicarci liberamente al nostro sogno. Intorno alle 15, accendemmo microfoni e trasmettitore ed entrammo nell’etere. Sentendo le nostre voci uscire dagli apparecchi radiofonici sintonizzati sulla modulazione di frequenza, ci considerammo tutti degli eroi. Non avevo ancora compiuto 19 anni allora e già stavo vivendo un momento epico! Andai in trasmissione per ultimo, ma capii che sarei rimasto legato al microfono per tutta la vita. Unico rammarico: per colpa degli esami, eravamo stati battuti in volata da un’altra emittente locale, nata qualche mese prima, in un altro quartiere della città, Radio Monza.’’. Anche il sottoscritto, negli anni Settanta, frequentando l’università, si dilettò, oltre che con la corrispondenza da Monza per Tuttosport, con un’interessante, seppur breve, esperienza radiofonica. Allora redigevo i notiziari sportivi, con tutte le principali informazioni quotidiane sul Calcio Monza, per Radio Hinterland Milano 2, l’emittente di Cinisello Balsamo che, creata da Paolo Rossella, aveva sede al settimo piano dell’Hotel Astoria della cittadina alle porte di Sesto San Giovanni e trasmetteva per diverse ore in un’ampia parte della Brianza e del milanese. Ricordo che eravamo quasi tutti studenti, impegnati nelle nostre ore libere, per poche lire, con servizi e dirette e che, tra noi, un giorno fece capolino, presentato dal collaboratore musicale Massimo Villa, un certo Virginio Scotti, destinato a fare, poi, una brillante carriera in radio e in televisione con il nome di Gerry Scotti. Pinuccio Del Menico, nato a Concorezzo il 30 maggio 1952, Giuseppe per l’anagrafe, giornalista serio ed elegante, discepolo a distanza di Gianni Brera, tifoso interista, amante delle motociclette di grossa cilindrata e delle auto storiche, come dei piatti lombardi, a partire dal risotto alla milanese con l’ossobuco, esordì con le cuffie sopra le orecchie nel 1977, con la conduzione di programmi musicali e di intrattenimento vario a Errevi Radio.

 

Errevi Radio, l’emittente radiofonica lanciata dall’allora vice presidente biancorosso Felice Colombo

 

Questa era la storica emittente brianzola, nata sulle ceneri di Radio Vimercate di Ruginello e lanciata dal conosciutissimo belluschese Felice Colombo, imprenditore di successo e vicepresidente del Calcio Monza, prima di approdare alla presidenza del Milan, carica ricoperta dal 1977 al 1980 e segnata dalla conquista dello ‘scudetto della stella’ nella stagione 1978/1979, con Gianni Rivera in campo e Nils Liedholm, da lui personalmente scelto, in panchina (l’uomo d’affari brianzolo, re delle acciaierie e presidente della Philco Italia, fu, successivamente, squalificato a vita da cariche sportive per il suo coinvolgimento nel ‘calcioscommesse’, con la retrocessione d’ufficio nel 1980 della squadra rossonera in Serie B, la prima nella gloriosa storia del club milanese). Con lui, in questa fantastica avventura radiofonica, si cimentarono, al timone, oltre ai fratelli Angelo e Carlo della CoGeFin-Zincol Lombarda, la famiglia vimercatese Gianni, guidata dal giovane figlio Bruno e proprietaria di una nota impresa di costruzioni edili.

 

Enzo Mauri

 

(Fine prima parte)

 

Nella foto: Pinuccio del Menico (al centro) con il colleghi giornalisti Gianluca Rossi (a sinistra) e Paolo Pirovano.