“Ap… punti di vista” – Monza vs Atalanta

Brutti, senza gioco, senza carattere e senza idee. La realtà che ci restituisce la partita con l’Atalanta è solo questa; inutilmente Palladino, artefice sicuramente di due grandi stagioni e di memorabili battaglie, cerca a fine gara di dire che il Monza di ieri sera è la “squadra più completa che ha visto”. Non è vero, il Monza di ieri sera per 85 minuti almeno è stato totalmente in balia della squadra nerazzurra che, per onor di cronaca, bisogna dire non essere stata a sua volta particolarmente brillante per lo meno nel primo tempo quando una zuccata di De Ketelaere le ha permesso di andare in vantaggio. Il Monza è stato tutto racchiuso in due o tre conclusioni sbilenche di Birindelli terminate lontanissimo dalla porta dei bergamaschi, e solo dopo il secondo gol della Dea capace di una reazione guidata più dalla grinta dei nuovi ingressi che da una strategia di gioco.

 

Clima invernale e surreale

 

In un clima un po’ surreale per via anche della protesta nel primo tempo della curva Pieri, il Monza ha faticato molto a decollare e rendersi pericoloso subendo a più riprese le iniziative degli ospiti. La reazione tardiva guidata da un ispiratissimo Maldini, tra i pochi a salvarsi insieme a Izzo, Bondo e, in parte, Valentin Carboni, non può comunque soddisfare una platea che, particolarmente infreddolita da un clima tornato improvvisamente invernale, ha faticato non poco a scaldarsi per le giocate dei suoi campioni (per la prima volta in due anni, infatti, la gente dopo il secondo gol bergamasco e con ancora diversi minuti da giocare ha cominciato a lasciare le tribune anticipatamente).

 

Alla ricerca di stimoli da qui a fine maggio

 

Sono le idee, la convinzione, che hanno contraddistinto i due anni di Palladino sulla panchina biancorossa e sono proprio idee e convinzione ciò che ora sembra mancare e preoccupare di più: nella serata in cui il Monza centra  matematicamente il suo terzo campionato in Serie A consecutivo, il paradosso è quello di festeggiare con una squadra che dovrà disputare senza più stimoli (e con diverse incertezze riguardo le strategie future) ancora 5 partite che potrebbero diventare una mezza agonia se non affrontate correttamente. Il Monza di questi due anni, comunque vada, resterà nel cuore di tutti oltre che per i risultati straordinari, anche e soprattutto per il suo spirito che è lo spirito della sua Società e del suo allenatore, sarebbe veramente un peccato offuscarne il ricordo con un finale di stagione non all’altezza del suo recente passato.

 

Lorenzo Titaro

 

Foto: AC  Monza