Quando il Monza spinse il Bologna nel baratro…

Correva l’anno 1983: in un’afosa domenica di giugno il Bologna conosceva una delle pagine più tristi e amare della propria storia. In quel giorno nefasto per tutti i tifosi rossoblù il Monza ebbe l’ingrato compito di dare il… colpo di grazia alle già scarse probabilità della società bolognese di evitare la prima, ingloriosa retrocessione in serie C. Si giocava l’ultima giornata del campionato cadetto: il Monza aveva ottenuto la salvezza aritmetica la settimana precedente grazie alla vittoria casalinga contro la Sambenedettese ed era sceso sul terreno del “Dall’Ara” senza patemi d’animo ma deciso a onorare fino in fondo la regolarità del torneo. Viceversa il Bologna annaspava al penultimo posto con 31 punti in compagnia della Reggiana, e per sperare in una miracolosa salvezza (raggiungibile nel caso solo attraverso uno spareggio) avrebbe dovuto battere il Monza e augurarsi nel contempo che Pistoiese e Palermo, a quota 33, perdessero entrambe (la vittoria all’epoca valeva 2 punti).

 

Un verdetto amaro e inglorioso per il Bologna

 

Cosa che invece non accadde: gli arancioni toscani impattarono in casa contro il Milan, da tempo promosso in serie A. Uno 0-0 annunciato e, diciamolo fuori dai denti, “biscottato”. Il Palermo pareggiò invece 1-1 a Campobasso, con i molisani tranquilli ed appagati (altra “biscottatura”…). Tornando a Bologna-Monza, la partita si giocò in un clima quasi surreale, con poche migliaia di spettatori che quasi si perdevano nel catino dello stadio Dall’Ara. Solo 2.073 paganti, spinti da chissà quale onda di ottimismo, mentre dei 2.444 abbonati almeno la metà era rimasta a casa oppure si era recata sulla riviera romagnola a godersi uno dei primi bagni stagionali. Risultato finale: 2-2, con Monza due volte in rimonta: al gol del bolognese Fabbri al 21° rispose Marronaro otto minuti dopo. Nella ripresa nuovo vantaggio felsineo con Colomba (59°) ma dopo quattro minuti ancora Marronaro show per il pareggio finale.

 

Marronaro-Bologna: quel giorno fu colpo di fulmine!

 

Forse fu proprio quel giorno che la dirigenza rossoblù si innamorò dell’attaccante biancorosso di scuola Lazio. Lorenzo restò un’altra stagione al Monza, in serie B, ma quando il Bologna finì il suo breve purgatorio in terza serie passò proprio al club felsineo, dove rimase per sei stagioni vissute da protagonista: 191 presenze in campionato condite da 56 gol.

 

Gianni Santoro

 

Nella foto Caprotti: Lorenzo Marronaro con il maresciallo Gaetano Galbiati.