Ap… punti di vista – Monza vs Cagliari

Ci sono vittorie che si ottengono con la spada, altre con il fioretto. Quella di sabato per il Monza è stata la classica partita sporca, giocata non bene dal punto di vista tecnico, ma in grado di regalare tre punti preziosissimi grazie alla magia di un singolo che non smette di stupire e su cui molti, io per primo, avrebbero fatto fatica a puntare. Palladino con i giovani ci sa fare e si vede e questo inizio di Daniel Maldini con la nostra maglia ne è la prova del nove, se mai ce ne fosse stato bisogno: rinvigorire un giocatore che faceva fatica a giocare con Spezia ed Empoli e che in Brianza sembrerebbe aver trovato finalmente la sua dimensione e la fiducia nei suoi mezzi tanto da diventare decisivo in ogni partita.

 

Palladino non nasconde gli obiettivi “europei”

 

Dietro i biancorossi dimostrano di aver ritrovato la solidità che ha caratterizzato gran parte della stagione e, pur senza grandi acuti, piazzano il colpo da tre punti che porta la squadra di Palladino a 42 punti e a sole tre lunghezze dal Napoli, campione d’Italia in carica, riferimento per un incredibile piazzamento europeo. Mi ha sorpreso il mister nelle dichiarazioni post gara che senza nascondersi parla degli obiettivi della squadra e racconta di come l’Europa potrebbe diventare qualcosa da centrare, potendo giocare tra l’altro senza la pressione che potrebbero avere le avversarie, costrette a raggiungere questo obiettivo.
Non stupisce mai Claudio Ranieri che da straordinario signore, con la “S” maiuscola, fa i complimenti al Monza e al suo allenatore, riconoscendo i meriti dell’avversario (Mourinho prenda appunti…) prima che i demeriti dei suoi o della terna arbitrale. Mi ha stupito anche un altro grande allenatore, il Luciano Spalletti nazionale, guru del calcio nostrano che ha avanzato delle convocazioni quanto meno discutibili “rinunciando” ad alcuni dei giocatori italiani più in forma e certamente più forti del nostro campionato ed in particolar modo ignorando Pessina, Di Gregorio e se vogliamo anche Colpani che, chi nelle ultime settimane, chi da lungo tempo, dimostrano di meritare un posto in una Nazionale non certo imbottita di fenomeni.

 

Il Monza “snobbato” da Spalletti

 

A pensar male si fa peccato, lo so, ma di fronte ad alcune incomprensibili scelte viene da credere che il C.T. non sia l’unico ad avere potere decisionale su chi debba vestire l’ambita maglia azzurra; pensiero che allontaniamo presto cercando di credere che per i nostri la vera nazionale in cui esprimere tutto il loro talento, per lo meno fino alla fine della stagione, abbia la maglia rossa con banda bianca sul cuore.

 

Lorenzo Titaro.