Pierluigi Frosio, dalla bicicletta al pallone (seconda parte)

Si conclude la nostra passeggiata nei ricordi biancorossi di Pierluigi Frosio, con la seconda e ultima puntata.

Il pezzo incriminato su Tuttosport

 

A maggio, Tuttosport mi chiese di scrivere un articolo sulla inaspettata e profonda crisi del Monza, cosa che io puntualmente feci, suscitando il risentimento e la rabbia del tecnico del Casignolo. Ecco il passaggio più significativo del ‘pezzo’: ‘‘Il Monza sta incredibilmente precipitando in ‘C’, nonostante la presenza in formazione di Pinato, Di Biagio, Robbiati e Bivi, autore di 11 reti, ma il tecnico Pierluigi Frosio, al termine degli allenamenti pomeridiani, esce dal ‘Monzello’ con la sua fiammante e potente Lancia Thema Station Wagon, mette la freccia a sinistra e si fionda in autostrada per raggiungere serafico Bergamo, ansioso di porre le basi per la nuova stagione di Serie A!’’.

 

Uno “screzio” subito rientrato

 

Questo scritto, pesante ma estremamente reale, seppur mal digerito al momento dal diretto interessato, non incrinò per nulla i nostri buoni rapporti, accresciuti nel tempo dal simpatico legame nato tra il baffuto Pierino e mio figlio Federico, pure lui accanito tifoso biancorosso e suo grande estimatore, da quand’era ragazzino, già attento spettatore sui gradoni del ‘Brianteo’.

 

Pochi mesi prima della sua dolorosa scomparsa, in un occasionale quanto piacevole incontro alla Esselunga di San Fruttuoso, Frosio, con il suo fare sempre signorile e convincente, gli pronosticò un futuro roseo per il Monza ed una carriera da grande giocatore per l’attaccante Roberto Piccoli, ora finito in prestito dall’Atalanta al Lecce, dopo voci che lo davano tra i papabili di Adriano Galliani. Lui lo conosceva bene questo giocatore, avendolo visto all’opera, quand’era ancora un ragazzo, a Bergamo con la maglia nerazzurra, e sulla sua crescita era pronto a scommettere. Sul destino del club biancorosso l’ex trainer brianzolo aveva visto decisamente giusto, su quello del giovane bomber sarà il tempo ad emettere la giusta sentenza.

 

Unica vittoria in bici per “Milord” davanti a Bertoglio

 

Al calcio Pierino Frosio, mancato all’età di 73 anni, era approdato dopo aver corso da dilettante in bicicletta per il Velo Club Monza, dove gli amici lo chiamavano scherzosamente ‘Milord’ per quel suo portamento un po’ snob, a dispetto di una certa rudezza d’animo in gara. Unica sua vittoria, il Trofeo Birra Leone, proprio a San Rocco, vicino a casa, battagliando con ciclisti del calibro dei fratelli Di Lorenzo e di Fausto Bertoglio, passato poi professionista dal 1973 al 1980, vincendo anche il Giro d’Italia del 1975.

 

Enzo Mauri

 

Nella foto Caprotti: Pierluigi Frosio con il giornalista Giancarlo Besana.