Monza-Sassuolo, “termometro” del tifo

Nella passata stagione alla partita dello U Power Stadium tra Monza e Sassuolo (risultato 1-1) assistettero 10.200 spettatori tra paganti e abbonati, con una rappresentanza di tifosi ospiti calcolata in circa 200 unità. Domenica la situazione ambientale potrebbe essere nettamente diversa: già da diverse settimane si avverte la netta sensazione che a livello di passione e di trasporto sia cambiato molto nella tifoseria biancorossa.

 

Un po’ perché sembra svanito l’effetto “novità” (di già…?), un po’ anche per via delle ultime due pesanti sconfitte con Inter ed Empoli, soprattutto quella in terra toscana che ha fatto registrare una netta involuzione della squadra di Palladino a livello di gioco. Eppure è in partite come quella contro il Sassuolo che si dovrebbe accorrere allo stadio per sostenere Pessina e compagni; molti “tifosi” sembrano aver dimenticato che il Monza gioca in serie A e ha tutte le carte in regola per rimanerci anche nella prossima stagione.

 

D’accordo, il futuro societario appare nebuloso e con scenari ancora tutti da scrivere e definire, ma adesso è tempo di pensare al presente, è tempo di dimostrare la vera passione che lega un tifoso ai tifosi biancorossi. In queste ultime due settimane si è molto discusso attorno al tema “Monza (non) tifa Monza”, tirato in ballo da un paio di giornalisti locali e sul quale sono state scritte le più svariate opinioni. Molti hanno sostenuto che ci vorranno anni prima di avere una tifoseria fidelizzata, saranno verosimilmente le nuove generazioni a far crescere la passione costante e numerosa attorno all’AC Monza, e ci vorranno probabilmente anche delle soddisfazioni a livello di risultati e obiettivi.

 

Il presente dice però che domenica c’é Monza-Sassuolo, e l’aupicio collettivo è che la cornice di pubblico sia “da serie A”, affinché non si compia un passo indietro a livello di immagine e di passione. Inutile negare, però, che il rischio di vedere un U Power Stadium mezzo vuoto è assai concreto…